SILVER MELE: SECONDO ATTO…

 

 

Cari lettori,

 
dopo un periodo piuttosto lungo di silenzio è giusto ritornare a scrivere della nostra Calvi, del paese che avremmo voluto tutti che fosse e che, almeno per i prossimi due anni, non potrà essere: badate bene, non ho detto che non lo sarà mai!


Premessa: che straordinaria invenzione internet, mezzo ideale per aggirare la censura di alcune testate pseudo-giornalistiche, riabilitare le verità, deviate da scribacchini asserviti a Trimalchione (vi rimando al Satyricon di Petronio che prima o poi vi toccherà consultare), consolidare il sentimento di orgogliosa reazione di un popolo che ha i numeri per rialzarsi, a patto che non faccia mai più prevalere la logica della pasta e fagioli offerta a sbafo per ottenere il consenso elettorale.


Da professionista della comunicazione, è un piacere segnalare lo scrupoloso lavoro d
informazione svolto quotidianamente dai siti www.calvirisorta.com e www.calvirisortanews.it riferimento immancabile anche per i tanti Caleni portati altrove dalla vita. Ai colleghi che li dirigono va un plauso sincero per la dedizione e i sacrifici profusi nonché il racconto di un aneddoto: la loro decisione di pubblicare la lettera Mia povera Calvi mi è giunta, con sorpresa gradita, attraverso linattesa e pirotecnica reazione che subito dopo si è scatenata sul mio portale.

Dalle 23 mail (e non sono poche, vi assicuro!) ricevute da Calvi Risorta, ma anche da residenti a Milano, Roma e Firenze, ho avuto rafforzata la convinzione che, non solo per le strade e davanti ai bar, il sentimento più diffuso boccia senza appello gli incapaci dell
improvvisazione amministrativa. Daltronde, fin dove è possibile camuffare la realtà delle cose?


Veniamo ai giorni nostri: tristi, così come un paese dove, in occasione del Carnevale, non si è visto un coriandolo per le strade. E non vengano per favore a dirmi che non ci sono soldi, quando i pancioni di Trimalchione e commensali continuano a gonfiarsi, le guance ad arrossire, non certo dalla vergogna bensì per l
eccesso di grappa.


Ho un
immagine su tutte che ritorna nei miei pensieri: i tanti adolescenti, figli nostri e della nostra terra, mascherati come ogni coetaneo della Terra in questi giorni ma rinchiusi come animali dimenticati nella male illuminata Villa Comunale di Petrulo o in ciò che resta di quel povero campo di calcio a 5, alle spalle della Casa Comunale. Soli e forse già sfiduciati.


Per loro, ahimè, non cè niente: sicuramente tante promesse e nientaltro, ma solo quando avranno diritto al voto!
A proposito del campo di calcio a 5: non vi sembra licona più adatta a rappresentare lo sfascio che ci circonda?


A seguire, riporto testualmente un passo della memorabile intervista concessa a Telecaprisport dal sindaco Giacomino Zacchia nel luglio scorso, in merito allo stato delle strutture sportive a Calvi Risorta:

 

Silver Mele: da quanto tempo lei è sindaco?


Giacomo Zacchia: da due anni e mezzo.


Silver Mele:  possibile che non abbia mai avuto la forza di affacciarsi al balcone e guardare in che condizioni versi il campo di calcetto che dista 10 metri in linea daria?


Giacomo Zacchia: certo che lho fatto, anzi in compagnia del vicesindaco nonché assessore ai lavori pubblici Remo Cipro, dellassessore Damiano Zona e del consigliere Antonio Fattore abbiamo messo in atto alcuni interventi per ridurre i danni.


Sappiamo che la struttura versa in uno stato indecoroso, ma poteva stare anche peggio
.
Insomma, ritenetevi fortunati amici ma state sempre in guardia, poiché al peggio non v
i è mai fine!
Voglio salutarvi estendendo anche a voi il testo di una mail che mi è stata inviata nei giorni scorsi da una brillantissima e combattiva mente Calena, residente a Milano per lavoro. È un invito a non dimenticare la nostra storia, le nostre tradizioni, per intenderci, chi siamo:


a proposito di quanto scrivi mi raccomando, cerchiamo di dare un contributo ad un miglioramento di Calvi, ognuno per il proprio ambito e per le proprie possibilità: I governanti passano, Caleni si resta per sempre.

 

 

Silver Mele