ECCO LE VERITÀ SUL PATTO DI STABILITÀ: ZACCHIA SMENTITO DALLA MINORANZA

            

Calvirisortanews, 22 febbraio 2007

 

Vito Taffuri

 

Le minoranze hanno chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario che si svolgerà nei prossimi giorni dove all’ordine del giorno si discuterà sul delicatissimo tema del mancato Patto di Stabilità.

 

La richiesta è stata protocollata nei giorni scorsi ed è stata sottoscritta in ordine da Massimo Taffuri, Casto Geremia, Nicola D’Onofrio, Marrocco Giovanni e infine Antonio Caparco, Martino Amedeo, Claudio De Biasio e Gaetano Capuano.

 

Mandato al sindaco Zacchia, adesso bisogna solo attendere la data di convocazione del consiglio comunale, che comunque dovrà essere convocato entro e non oltre i venti giorni.

 

Allora così abbiamo deciso di pubblicare per l’ennesima volta il documento che testimonia in che stato di salute si trova il comune di Calvi Risorta, guidato dallo scorso 13 Giugno 2004 dal primo cittadino Giacomo Zacchia, ecco le verità nascoste dall’amministrazione civica calena.

 

Quindi siete tutti invitati a partecipare al prossimo consiglio comunale, ne vedrete delle belle, venite numerosi, dal sito potrete sapere nei prossimi giorni la data di convocazione e l’ora. Nel frattempo, rileggetevi di nuovo il documento qui pubblicato e poi venite in consiglio comunale ad ascoltare le bugie politiche della giunta Zacchiniana.

 

Le verità nascoste:

 

• con oltre 2,5 milioni di € di fatture inevase, cioè di debiti riferiti a forniture e prestazioni di servizi, regolarmente rese dalle varie ditte cui il comune si rivolge, che non si è in grado di pagare, anche a causa di una cronica mancanza di liquidità cui gli amministratori non hanno saputo e voluto porre rimedio;

 

• con interessi moratori, dovuti al mancato pagamento delle fatture di cui sopra, che ammontano ad € 112.324,31: tale somma, che rappresenta un danno erariale, che senz’altro evitabile se solo gli amministratori avessero agito nell’interesse dei cittadini anziché dedicare ogni loro sforzo, peraltro vano, nel cercare di occupare poltrone di prestigio o azzuffandosi per la carica di Vice–sindaco;

 

• con debiti fuori bilancio, accumulati con la società di raccolta e smaltimento rifiuti, che ammontano a parecchie centinaia di miglia di €, accresciuti da responsabili finanziari, nominati dal Sindaco a proprio uso e consumo (tra cui un funzionario di Aversa con cui voi, cittadini di Calvi Risorta, pagate lo stipendio), che a partire dal 1° settembre 2006 non hanno correttamente adottato alcuni provvedimenti fondamentali (salvaguardia ed assestamento);

 

• con il mancato rispetto del Patto di Stabilità: ciò comporterà, per l’anno 2007, il taglio di quasi tutti i servizi essenziali erogati dal comune e la mancata proroga dei contratti con i vari collaboratori esterni (con tutti i disservizi che ne discendono);

 

• con la prescrizione di entrate relative al canone idrico dell’anno 2001 per oltre 85.000,00 € e la conseguente chiusura dell’esercizio 2006 in disavanzo. In altri termini gli utenti in mora con il pagamento dell’acqua del 2001 sono stati “graziati” dall’inerzia degli amministratori: nel caso dovessero pervenire dei tardivi solleciti di pagamento, anche da parte di ditte incaricate dal comune, basterà che questi mettano per iscritto di non aver mai ricevuto alcuna richiesta di pagamento dell’acqua del 2001 e che il sollecito di pagamento è stato notificato oltre il termine di prescrizione quinquennale (cioè dopo il 31/12/2006) e, dopo aver portato tale dichiarazione all’ufficio protocollo, il comune non potrà pretendere più nulla da loro.

 

Per inciso, il buco di bilancio di 85.000,00 €, dovrà essere ripianato da tutti, compreso quelli che avevano regolarmente pagato l’acqua del 2001, magari con l’aumento dell’ICI e della tassa rifiuti.

 

A questo punto non ci sembra affatto immorale incitare allo “sciopero fiscale” nei confronti di un’amministrazione che favorisce probabilmente gli evasori:

 

Non pagate più l’acqua e sarete persino premiati!

 

Tutte queste situazioni sono emerse solo grazie ad una incessante opera di vigilanza da parte degli scriventi che hanno dovuto combattere con l’ostilità di amministratori e funzionari compiacenti (alla faccia della tanto decantata “casa di vetro”) – oltre che minacce personali, più o meno velate e più o meno anonime – e con attacchi della maggioranza che voleva farci passare per i “cattivi”.

Quando a breve sarete tartassati dall’amministrazione (ben più di quanto abbia fatto finora), allora potrete constatare anche voi con mano (in tasca) i danni provocati dal sindaco Zacchia e dall’assessore alle finanze, con il benestare degli altri amministratori. Ed hanno ancora il coraggio di dire “lasciateci lavorare”!