MINACCE AI POLITICI: INDAGA LA DIA

 

CALVI RISORTA

 

Corriere di Caserta, 02 febbraio 2007

 

(Gianni Del Monte)

 

La Dia (direzione investigativa antimafia) rafforza la propria azione per fare luce su alcuni fatti che hanno caratterizzato la vita politica - e non solo - della città negli ultimi tempi.

 

In particolare l'indagine degli investigatori è concentrata su alcuni episodi accaduti poco prima delle ultime elezioni amministrative, quando, alcuni politici locali furono avvicinati e minacciati.

 

Fu quello un chiaro episodio di intimidazione che, alla vigila del voto amministrativo, scosse fortemen­te l'intera cittadina calena.

 

L'indagine della Dia tenterà, ora, proprio di capire se quei fatti e quelle intimidazioni ebbero un ruolo fondamen­tale nel risultato politico che scaturì nelle cabine elettorali.

 

Vittime di quelle minacce furono alcuni esponenti della lista civica "Democratici Caleni", uscita poi sconfitta dal confronto eletto­rale, guidata da Gaetano Capuano; una lista nelle cui fila vi era, come candidato consigliere, anche il sindaco uscente Antonio Caparco; pro­prio quest'ultimo fu il principale obiettivo delle minacce attuate da parte di alcuni "pezzi da novanta" della malavita organizzata dell'agro caleno.

 

Minacce attuate, ai danni di Caparco, alla luce del sole, per strada, senza alcun timore di essere "visti o sentiti".

 

Nei giorni scorsi, Caparco, è stato convocato presso gli uffici centrali della Dia, a Napoli, dove è stato sentito come persona informata sui fatti. In particolare sarebbero state numerose e circostanziate le domande degli investigatori per comprendere possibili collegamenti fra le minacce ricevute e la posizione contraria dell'aggregazione "Democratici Caleni" sulla costruzione della centrale TurbosGas della vicina Sparanise.

 

La notizia della convocazione di Caparco presso gli uffici napoletani della Dia, ha rapidamente fatto il giro del paese scatenando una vera e propria ridda di ipotesi sul risultato delle indagini.