BUCATE LE RUOTE DELL’AUTO DI UN CACCIATORE

 

Corriere di Caserta, 26 novembre 2006

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

Grave atto intimidatorio consumato ieri mattina contro una squadra di cacciatori di cinghiali.

 

"Ignoti" posizionavano grossi chiodi di circa venticinque centimetri, nascosti tra l'erba lungo la stradina di compagna che in effetti porta al monte Maggiore, nel comune di Giano Vetusto, dove le squa­dre di cacciatori di cinghiali di Calvi Risorta, si incontrano per iniziare la loro battuta di caccia.

 

I teppisti entravano in azione in località "Corda" del monte Maggiore. In effetti, ad essere danneggia­ta è una Fiat Panda 4x4 di pro­prietà di un cacciatore caleno. Si tratta di Mauro Zanni, noto ristoratore caleno.

 

I cacciatori tutti d'accordo sulla possibile matrice del folle gesto: un attentato intimidato­rio posto in essere da almeno un paio di balordi muniti di chiodi molto grandi, che comunque hanno causato un danno alle gomme di circa centocinquanta euro, in quanto le gomme non erano più utiliz­zabili e soprattutto la macchi­na danneggiata è stata recupe­rata con un carro attrezzi, in quanto non era in condizioni di poter circolare.

 

Ai cacciatori non è rimasto altro che presentare denuncia. Per il momento comunque le forze dell'ordine brancolano nel buio per la vasta gamma dei possibili colpevoli: altri cacciatori intenzionati a sco­raggiare la squadra concorren­te; proprietari terrieri stufi del­l'inevitabile calpestio oppure l'opera di più balordi in cerca dì guai.

 

Non sarebbe neppure da esclu­dere l'ipotesi sollevata, in separata sede, dagli stessi cac­ciatori colpiti: ad agire potrebbero essere stati proprio i brac­conieri che usano quelle alture per la loro sporca attività ille­gale.

 

Dell'episodio sono stati informati i carabinieri competenti e le federazioni a cui sono iscritti i cacciatori fatti segno dalla mano vandalica.

 

C'è da dire che hanno rischiato davvero molto i vandali dei cacciatori di cinghiale. Solo Dio può sapere, infatti, cosa sarebbe potuto accadere se quei vandali fossero stati scoperti proprio nell'atto del posizionamento dei chiodi.

 

Non bisogna dimenticare che le persone danneggiate erano armate di fucili. Le reazioni umane sono davve­ro imprevedibili in certi casi, anche se la squadra in questione, regolarmente registrata ed autorizzata alla battuta di caccia, era composta da veri pro­fessionisti e persone serie capacissime a controllare reazioni istintive anche nei casi più estremi.

 

Però, come dire? Anche ad un santo può scappare la pazienza. Questo per dire che la gang degli atti vandalici alle gomme, è sicuramente compo­sta da persone ignoranti che hanno un nido di vespe al posto del cervello.