SORPRESO A RUBARE NELLA REGGIA DI CARDITELLO: IN GALERA 29ENNE

 

Il Corriere di Caserta, 26 novembre 2006

 

Marco Malaspina

 

I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Santa Maria Capua Vetere hanno arrestato in fla­granza di reato alle 9.15 circa di ieri il 29enne Antonio Fazzone di Calvi Risorta, per concorso in furto aggra­vato di materiale di interesse archeo­logico all'interno della Reggia di Carditello.

 

Antonio Fazzone unitamente ad un complice datosi alla fuga e tuttora attivamente ricercato, dopo aver praticato un'a­pertura nella parete perimetrale del plesso storico-artistico "Real sito di Carditello", utilizzando un palo di ferro ed un piccone, successivamente sottoposti a sequestro, è stato sorpre­so mentre asportava delle lastre in pietra di interesse archeologico formanti la pavimentazione ed è stato ammanettato e associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell'au­torità giudiziaria.

 

La Reggia è sita in località Carditello del comune di San Tamrnaro. Un grave danno è stato arrecato con il colpo di ieri alla Reg­gia di Carditello che necessita da anni tra l'altro di interventi di recupero e di restauro. Si tratta infatti di un monumentale complesso architet­tonico di grande valenza storica e culturale della metà del '700, voluto da Ferdinando IV di Borbone come Sito Reale, o Reale Delizia, che si estende su di un'area dì circa 69.500 metri quadrati.

 

Non è comunque la prima volta che si verificano furti all'interno della Reg­gia: a settembre 2004 furono arrestati tre giovani che stavano trafugando mattonelle di creta dal Real sito.

 

Anche in quell'occasione furono i carabinieri a trarli in arresto. I tre giovani furono fermati mentre viag­giavano a bordo di una Fiat Punto carichi dei pezzi di creta, asportate poco prima dal palazzo borbonico. Avevano forzato la finestra della Torre e si erano introdotti all'interno nel corso della notte. Avevano lette­ralmente scardinato dal pavimento 288 mattonelle e avevano preso anche un antico attrezzo agricolo. Tutto il materiale sequestrato non era catalogato. I tre balordi con altri precedenti penali vennero arrestati per furto aggravato e vennero associati al carcere di Santa Maria Capua Vetere.

 

La tenuta di Carditello era in origine soltanto un modesto casale rustico, in una zona acquitrinosa che Carlo III di Borbone acquistò nel 1745 per farne un rifugio per la caccia e un "sito reale" come quelli di Capodimonte a Napoli, della stessa Caserta, di Porti­ci, di Procida, di Licola e di Persano. Il progetto, o meglio il rifacimento della Masseria La Foresta, com'era allora chiamato il casale, fu affidato a Luigi Vanvitelli, che ideò un artico­lato complesso edilizio con una palazzina centrale e due corpi di fab­brica laterali, con annessa chiesa.

 

Il tutto si presenta come un singolare esempio dell'architettura barocca innovata profondamente dal grande architetto, autore della Reggia e del parco di Caserta.