Fu un arresto cardiaco a stroncare l’agente penitenziario

 

Morto in clinica: i periti scagionano il medico

 

CALVI RISORTA

 

(v.t.)

 

Il Corriere di Caserta, 21 novembre 2006

 

La morte dell'appartenente al corpo di Polizia Peniten­ziaria a riposo Michele Boenzo di Calvi Risorta, della frazione dei Martiri di Visciano, non è stata provo­cata dall'imperizia profes­sionale dei medici dell'o­spedale Villa Fiorita dì Capua, ma da un arresto cardiocircolatorio a segui­to ad una sindrome di insuf­ficienza multiorgano, secondaria a shock settico.

 

Tali complicazioni, appun­to, non possono essere ascritte a una condotta pro­fessionale colposa.

 

Lo sta­biliscono i periti medico legali che hanno completa­mente scagionato da ogni responsabilità il dottor Vin­cenzo Ografo, medico ope­rante presso il reparto chirurgia di Villa Fiorita Capua.

 

Il decesso del caleno, quindi non è ascrivibile ad alcun errore dì interven­to medico e operatorio. Il dottor Ografo ha pronta­mente interpellato una com­missione medica che potesse far luce sulle cause del decesso del degente di Calvi Risorta.

 

Ografo è stato scagionato da ogni accusa e, con il noto profes­sionista, sono stati scagio­nati anche ì colleghi Anto­nio Russo e Nicola Massa­ro che operano in equipe proprio con il dottor Ografo.

 

Da ricordare che il caleno era stato precedentemente ricoverato presso il San Rocco di Sessa Aurunca. Ingomma, almeno per que­sta volta, non si è trattato di mala sanità in Campania, ai quali ormai siamo abituati ad assistere quotidianamen­te.

 

Ma purtroppo è stato un arresto cardiocircolatorio a spezzare la vita del poliziot­to penitenziario, a riposo ormai da qualche anno.