SCINTILLE
TRA TAFFURI E ZACCHIA
CALVI RISORTA
(Alberto Montagna)
Corriere
di Caserta, 13/11/2006
Dopo le
accuse politiche indirizzate al gruppo "Misto" di opposizione,
provenienti dal primo cittadino Zacchia, interviene il consigliere Massimo Taffuri che, esprimendo un proprio
giudizio politico, afferma: "Ho letto con preoccupazione delle
dichiarazioni di chi fa dell'informazione un uso distorto. Si è scritto che
vogliamo lo sfratto dei residenti dì via Carcieri, nonostante abbiamo dichiarato l'opposto! Infatti,
si è chiesto alla maggioranza di eliminare l'entrata in bilancio, se non si
riesce a recuperare gli arretrati dei fitti dai cittadini di via Carcieri. Il sindaco Zacchia ha manifestato il più
assoluto diniego. Pertanto il nostro impegno, fin da ora, sarà quello di non
pretendere più una sola moneta da queste famiglie disagiate, cancellando questa
voce tra le entrate".
"Dunque
perché mai costui nomina nella propria pubblicazione
proprio Massimo Taffuri? - continua lo stesso consigliere - E come mai distorce la mia
volontà dichiarata in consiglio comunale? La risposta sta nel fatto che si usa
la propria penna per rivalsa, per questioni professionali, oltre che per aver
assunto io una posizione di ferro verso Zacchia ed Ermanno
Izzo. Non si parla invece del fatto
che Zacchia non vuole trasferire nemmeno un centesimo delle proprie indennità
politiche a favore dei disabili; non ha mai informato i cittadini del perché la
statua di Madre Teresa fu sequestrata dal comando dei Vigili Urbani. A tal proposito, aggiungo, che la risposta è nelle parole stesse
del promotore dell'associazione 'Madre Teresa di Calcutta',
che in uno scritto crudo e veritiero lamentava la responsabilità politica di
Zacchia e degli assessori per non averlo informato sulla necessità delle opportune
autorizzazioni".
Conclude
il consigliere Taffuri, "Quanto all'acquisto delle giostrine
della villetta di Petrulo, che sarebbe avvenuto con il denaro di Zacchia, con
documenti alla mano abbiamo negato questa versione. E poi, tutto ciò viene smentito dallo stesso Zacchia, il quale non vuole dare
nemmeno un centesimo all'associazione disabili, figuriamoci per le giostrine. In ogni caso, comprendo i sensi di inferiorità e li pongo a giustificazione di tante
sciocchezze scritte e proferite".