Siamo pronti a gestire il problema rifiuti

 

 

IL MATTINO

 

(N. Sant.)

 

 

Una riunione mirata, «per annusarci un po’» dice con molto realismo il sindaco Nicodemo Petteruti. Interlocutorio ma tutt’altro che inutile, il faccia a faccia di ieri pomeriggio nella prefettura di Napoli tra il commissario per l'emergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso e i rappresentanti del territorio casertano. E cioè il prefetto Maria Elena Stasi, il viceprefetto vicario Franco Provolo, il presidente della Provincia Sandro de Franciscis e, appunto, il primo cittadino. Riunione mirata perché è stato lo stesso Bertolaso a chiedere di incontrare separatamente le cinque province della Campania in vista delle decisioni che contano, ovvero di come ripartire nell’organizzazione del ciclo dei rifiuti evitando nuove e sempre più insostenibili emergenze.

 

«Il presidente de Franciscis - si legge in una scarna nota diffusa dalla Provincia - ha ribadito al Commissario che la Provincia di Caserta è pronta ad assumersi la responsabilità del ciclo integrato dei rifiuti attraverso la definizione di un piano provinciale, sottolineando ancora una volta "che è tramontato definitivamente il tempo in cui si riteneva il nostro territorio come lo sversatoio della Campania" e rivendicando autonomia decisionale in materia. Questo presuppone l'avvio di un lavoro di ricognizione con istituzioni, enti locali e forze politiche del territorio che sarà avviato a breve di concerto con la stessa struttura commissariale».

 

«In effetti - dice Petteruti - la periferizzazione delle decisioni sul ciclo dei rifiuti era e rimane il nostro obiettivo. Siamo in perfetta sintonia con la Provincia e lo abbiamo ribadito a Bertolaso. Tocca al Commissario ora farci conoscere le sue proposte».

 

Non si è entrati nello specifico, a quanto pare. Nel senso che lo staff di Bertolaso non avrebbe fatto riferimenti precisi alla necessità di individuare una o più discariche in Terra di Lavoro per fronteggiare le nuove, annunciate situazioni di crisi.

 

Dice in proposito Petteruti: «Sulle discariche bisogna ragionare con la massima attenzione. Capire cioè se sono necessarie, in che modo e in che tempi dovrebbero essere gestite e poi, eventualmente, decidere». Massima cautela, insomma, anche se non sarebbero meno di una decina i siti individuati dal Commissariato nel Casertano (e, come da copione, fioccano già i primi «no» come quello partorito ieri sera da un’assemblea pubblica a San Marco Evangelista).

 

«Piuttosto - aggiunge il sindaco - è Bertolaso a dover garantire il pieno rispetto degli impegni assunti con il Comune di Caserta: entro fine mese deve farci esaurire il conferimento dell’immondizia raccolta nell’emergenza senza bloccare o stravolgere il conferimento ordinario. Ma siamo fiduciosi: il Commissario è un uomo che ascolta e che vuole evitare gesti di prepotenza.

 

La mia impressione è che stia lavorando ad una soluzione che ponga fine a incubi come quello vissuto fino a pochi giorni fa». Comune e Provincia contrari ad altre emergenze: «Non devono ripetersi più» dice il sindaco che giudica l’incontro di ieri come una prima, importante ripresa di contatto diretta con la struttura commissariale. «Hanno voluto sondarci per capire come il territorio reagirebbe di fronte a determinate scelte» spiega Petteruti. Che aggiunge: «Senza competenze e senza poteri, gli enti locali non possono che fronteggiare certe situazioni. Ma non è una soluzione che può durare a lungo. Bertolaso ne è pienamente consapevole».

 

E intanto, quasi a voler dimostrare che l’emergenza è tutt’altro che finita, da Calvi Risorta arriva la conferma che il passaggio di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti da una ditta ad un’altra è praticamente fermo. Il sindaco ha scritto al prefetto e allo stesso Bertolaso: in esubero il numero degli operatori da assorbire, il servizio è bloccato.