TRASPARENZA: I CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA PRESENTANO LA DENUNCIA AL COMANDO DEI CARABINIERI

 

CALVI RISORTA

 

(Alberto Montagna)

 

Trasparenza e legalità politica: questi i punti fondamentali dell'amministra­zione retta da Giacomo Zacchia.

 

I consiglieri comunali, però, presentano denuncia ai carabinieri di Calvi.

 

Nella nota si legge: "I sottoscritti consi­glieri comunali d'opposizione, Antonio Caparco, Gaetano Capuano e Casto Geremia, comunicano alla S.V. quanto segue: in data odierna, alle ore 10, ci recavamo presso la casa comunale per poter visionare gli atti ine­renti il consiglio comunale da tenersi alle ore 18, rimanevamo fino alle ore 11:00 in attesa che qualcuno ci venisse ad aprire per permetterci l'accesso, cosa che non avveniva e a tal punto, visto l'impossibilità di poter visionare gli atti, ci recavamo presso la stazione carabinieri congiuntamente, per segnalare l'accaduto e chie­dere una verifica di quanto sopra segna­lato, in data 08/10/2006 ore 11:15".

 

A quanto pare, i carabinieri sono intervenuti e in effetti hanno accertato che quello da noi segnalato risultasse a verità.

 

Addirittura anche il segretario comunale dr. Tartaglione, che dovrebbe essere il garante della trasparenza, invece in prima persona anche lui nega le copie di atti pubblici, maga­ri pur di non far conoscere le verità nascoste e così facendo, non viene esercitato il diritto di trasparenza e di democrazia.

 

Anche qui il gruppo di opposi­zione denunciava alle autorità giudiziarie l'eventuale abuso fatto, dallo stesso segretario comunale.

 

Insomma, ormai i toni sono forti, qualcuno dovrà decidere di cedere, altrimenti sarà una vera guerra di carta bollata.

 

In tutto questo, come sem­bra, la Prefettura di Caserta è filo gover­nativo, al punto che fa orecchie da mer­cante di quanto accade.

 

Lo ha già dimo­strato quando si è chiesto lo scioglimento del consiglio comunale dello scorso 30 Settembre 2006, nonostante ci fossero tutte le condizioni giuridiche.

 

Nel frattempo i consiglieri presenteranno ricorso al Tar Campania, per eventuali abusi proce­durali contro chi era competente a scio­gliere il consiglio comunale.