FOGLI
BIANCHI AL POSTO DELLE FATTURE E IN COMUNE E’ GUERRA PER I DISSIDENTI
CALVI RISORTA
(Alberto Montagna)
Ormai
succede di tutto sulla casa comunale calena, e menomale che nella scorsa campagna elettorale amministrativa a straccia
gola, qualche candidato oggi assessore come Ermanno Izzo e Piero Ulderico
Salerno ed altri, hanno gridato dai balconi che l'amministrazione civica,
oggi retta dal primo cittadino Giacomo Zacchia, sarebbe stato un palazzo di vetro.
Invece,
come sembra, la casa comunale di Calvi Risorta è
semplicemente un carcere, dove per entrare o chiedere qualche informazione
negli uffici, bisogna bussare il citofono e magari chiedere anche il permesso
o l'autorizzazione per sostare negli uffici del comune.
Non
dimentichiamo che la casa comunale è del popolo, non degli amministratori, visto che loro sono protempore.
E’
incredibile, questa volta ad essere protagonista è stato il segretario
comunale, dr. Tartaglione,
il quale invece di fare da garante della trasparenza dell'amministrazione,
ascoltate cosa ha combinato: in effetti, erano appena passate le 9 quando il capo
gruppo dei dissidenti, il consigliere Giovanni Marrocco
e il capo gruppo d'opposizione dei Democratici caleni retti da Antonio
Caparco ex sindaco della cittadina calena, si presentavano in comune per
ritirare le copie da loro richieste di diverse fatture, invece come sembra,
all'interno della cartellina trovavano solo un foglio bianco; a questo punto i
due consiglieri si recavano dal segretario comunale Tartaglione per avere delle spiegazioni, il quale molto
scocciato dalle loro tante richieste, gli rispondeva che per il momento non
era possibile rilasciare copie di quanto richiesto, in quanto
loro non erano in grado di individuare esattamente quali copie di fatture rilasciare
e quindi ci voleva un grosso lavoro di individuazione, per cui per il prossimo
consiglio comunale, che si terrà oggi alle 18 non era possibile.
Afferma
l'ex sindaco Antonio Caparco, "E' veramente incredibile, eppure dalla richiesta si capiva e soprattutto era chiaro
quanto si richiedeva. Come evidente, ancora una volta
con questa mossa, è stato solo un modo per prendere tempo, come già fatto con
lo scorso consiglio comunale, pur di non far sapere ai cittadini, cosa combina
questa amministrazione".
Visto
la gravita dei fatti, i due consiglieri, stesso nella mattinata dell'altro ieri
si recavano in prefettura dal vice prefetto Di Iorio, per riferire quanto accadeva
e come sembra, lo stesso vice prefetto Di Iorio, faceva capire che in effetti,
loro sono a conoscenza di tutto quello che accade.
E
certamente dei provvedimenti saranno presi nei confronti di chi non fa esercitare
la democrazia e il diritto della legge 241/90 della trasparenza degli atti
amministrativi.