VANDALI
ALLA SCUOLA MEDIA CALES
CALVI RISORTA
(Vito Taffuri)
Un atto
di vandalismo grave, compiuto la scorsa notte alla scuola media
"Cales" della frazione dì Zuni di Calvi Risorta, ma quest’ultimo
certamente compiuto da un gruppo di persone che già nei mesi scorsi colpivano
il plesso don Milani della frazione di Visciano, dove fecero diversi danni,
lasciando il loro segno di vandali.
Quindi
non è la prima volta che accadono tali atti di vandalismo nelle scuole calene,
anzi, per la scuola media Cales è già il secondo atto vandalico compiuto nel
giro di nemmeno sei mesi.
Questa
volta sembrerebbe che la banda di teppisti siano entrati di notte, forzando la
porta d'ingresso, infatti, una volta dentro, hanno mandato in frantumi diverse
vetrate, usando grossi sassi e addirittura non contenti, hanno scaricato la
schiuma degli estintori al centro del salone d'ingresso.
Insomma,
veramente si è trattato di un vero e proprio atto vandalico.
E'
difficile risalire all’autore o agli autori di questo atto dì vandalismo
puro, che ha suscitato lo sdegno e la riprovazione dei genitori.
Ieri
mattina la campanella non è suonata, gli alunni hanno saltato le lezioni e
comunque la scuola resterà chiusa fino a quando non verranno eseguiti i lavori
di sistemazione.
E'
difficile anche pensare che sia stato una bravata, invece forse è giusto stigmatizzare
il tutto con il termine di vandalismo gratuito, opera di un gruppo di giovani
che agisce senza conoscere nemmeno la gravità di quello che fa, ma certamente i
danni che hanno fatto.
E' stato
infatti danneggiato un bene di tutti. Ora saranno i cittadini con le loro
tasche, compresi gli autori dell’atto vandalico, a pagare.
Quello
che è certo che colpire un istituto scolastico non è un atto da difendere con
un comportamento omertoso e, se si conoscono gli autori, bisogna denunciarli.
Sul
posto si sono portati anche i carabinieri della locale stazione retta dal
maresciallo capo Massimo Petrosino, che in effetti hanno solo potuto accertare, verbalizzare
e rilevare quello che è accaduto; comunque i militari hanno aggiunto al
fascicolo degli atti di vandalismo anche quest’ultimo, magari più elementi
possono aiutare a risalire ad un volto o addirittura ai nomi degli autori
degli atti vandalici.