COLTIVAVA CANAPA INDIANA: 30ENNE NEI GUAI

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

Brillante opera­zione dei militari della locale stazione, retta dal mare­sciallo capo Massimo Petrosino, nelle prime ore dell'alba di ieri scoperta una coltivazione di canapa, in una abitazione privata nella frazione di Petrulo, dove risiede un giovane originario di Teano, in effetti, si tratta di M.P. di 30 anni.

 

Come sembra, durante la perquisizione venivano trovate nel giardi­no dell'abitazione tre pian­te dì canna alte quasi mezzo metro.

 

Come sembra, non è la prima volta che accade, perché un ritrovamento analogo ci fu circa cinque anni fa nei terreni adiacenti al cimitero comunale.

 

Però in quel caso finirono dietro le sbarre tre persone perché possedevano una quantità di cinquanta piantine.

 

Inve­ce, questa volta si è trattato solo di tre piantine, per cui per il giovane sidicino scat­tava solo una denuncia a piede libero.

 

Tutto è cominciato quando i milita­ri hanno ricevuto una segnalazione telefonica anonima: "In un'abitazio­ne privata nella frazione di Petrulo, ci sono delle piante di canapa indiana".

 

Una pattuglia della locale sta­zione si è recata nella zona, ha effettuato una perquisi­zione mirata e cosi è stata fatta la scoperta delle piante, che in effetti, erano alte e rigogliose, non certo abbandonate a loro stesse, sicuramente innaffiate e ben curate.

 

I militati hanno provveduto al sequestro e l'invio presso i laboratori dell'arma a Napoli.

 

Sono state, inoltre, avviate delle indagini per cercare di capire chi abbia fornito i semi.

 

Oggi in Italia è con­sentita, dietro speciale per­messo, solamente la colti­vazione industriale di varietà di canapa certifica­ta, appositamente selezio­nata per avere un contenuto trascurabile del principio attivo farmacologico e psicotropo.

 

La coltivazione senza autorizzazione è invece punibile con la reclusione.

 

L'attività dei carabinieri al contrasto dello spaccio e coltivazioni di stupefacenti, negli ultimi giorni non si ferma.