PISCINA, CIMITERO, RIFIUTI E ILLUMINAZIONE: L’OPPOSIZIONE NON E’ D’ACCORDO CON ZACCHIA

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

L'amministrazione civica retta da Giacomo Zacchia, continua ad offrire incapacità, mancanze, disser­vizi, sprechi, macellerie sociale, aumento delle tasse e infine cattiva gestione delle risorse ai cittadini caleni.

 

Il gruppo "Misto" capeggiato da Giovanni Marrocco e dei quat­tro dissidenti, Nicola D'Onofrio, Casto Geremia, Massimo Taffuri, con un pubblico manifesto attaccava l'operato dell'amministrazione consiliare, dicen­do:

 

La piscina comunale, veniva assegnata dal comune alla società Assonuoto senza che que­st'ultima abbia firmato alcun contratto, né prov­vedere a versare al comune i 46.000 euro di canone annuo di affitto. Cosa ancora più grave che Assonuoto raccoglieva i soldi dei cittadini, senza averne titolo e senza nessuna garanzia per gli iscritti, in quanto non ha alcun contratto con il comune che la impegni a gestire la piscina e a versare nelle casse comunali il relativo canone annuo.

 

Poi, continua il manifesto, la restituzione del 30% del costo dei loculi, in seguito al ribasso d'asta.

 

Poi non parliamo della raccolta dei rifiuti, che non va con regolarità in tutto il territorio, cosi come lo spezzamento delle strade cittadine sono limitate solo in via Roma e parte di via 4 novembre.

 

Il punto più forte e interessante del manifesto è proprio il punto - Sprechi - che in effetti, dice: la pubblica illuminazione, dove la società GEA percepisce centinaia di migliaia di euro l'anno dal comune per sostituire quattro lampadine, un affare colossale sem­brerebbe per la GEA a danno dei cit­tadini.

 

E poi non parliamo dell'archi­vio comunale, che è stato trasferito e dato in appalto a una ditta di Sessa Aurunca, che comunque anche qui il comune è moroso da circa otto mesi e comunque ci costa 7000 euro l'anno.

 

Ma, quel­lo che veramente ha colpito i di più i cittadini del manifesto è il punto - Macelleria Sociale - che come sembra, la casa comunale faceva dei tagli alla spesa sociale, colpendo i fondi destinati agli indigesti, all'aiuto alle famiglie in difficoltà eco­nomicamente ed alle iniziative degli emigrati e dei soggetti più deboli.

 

Quest'amministrazione civica come primo atto, ha portato gli oneri di urbanizzazione alle stelle, mentre è aumentata la tassa dei rifiuti di altri 40% in più di quelle in vigore.

 

E infine sono stati capaci pure di penaliz­zare anche la cultura, infatti, con la mancata rea­lizzazione delle manifestazioni culturali come quella del "Giugno dei monumenti" e "Teatri di Pietra" proponendo i soliti balli ed evidenziando la valorizzazione personale di qualche artista locale.