IL COMUNE
NON PAGA LA CAIANIELLO
CALVI RISORTA
(Vito Taffuri)
Il Comune non risarcisce Anna Caianiello, degradata da comandante della polizia municipale a semplice
impiegata amministrativa, per sostituirla al maggiore Giovanni Di Lillo, di
stanza a Vitulazio.
Poi una
sentenza, n. 185/06 dello scorso 13 Luglio 2006, emanata dal giudice del lavoro
del tribunale dì Santa Maria Capua Vetere, a firma della dott.ssa Francesca
Alfano, ha ordinato all'ente municipale, retto dal sindaco Giacomo
Zacchia, di reintegrare immediatamente la Caianiello, nelle mansioni di Comandante
di Polizia Municipale e soprattutto condannava il Comune a pagare le spese di
lite, stabilendo una somma di 75mila euro oltre Iva e Cpa per legge.
Nonostante
una sentenza esemplare, alla data odierna, il comune è ancora inadempiente di
quanto disposto dal giudice del lavoro.
Insomma,
se le cose stanno così, le casse comunali sono veramente in rosso pieno. Ma nel
frattempo, il legale della Caianiello, non perde tempo, presentando altre richieste
di risarcimento.
Infatti,
Pierluigi Arigliani collaboratore di Poliziamunicipale.it e della
rivista guida al pubblico impiego "il Sole 24ore", potrebbe presentare
un'eventuale richiesta di risarcimento danni che potrebbe ammontare a circa
centottantamila euro.
Poi non
dimentichiamo la richiesta di risarcimento danni già presentata di cinquantamila
euro per la violazione della privacy, anche qui il comune è ancora inadempiente,
in quanto sembrerebbe che abbia presentato ricorso in appello.
Infine,
non dimentichiamo che anche la Procura della Repubblica sammaritana ci abbia
messo gli occhi sopra alla querelle giudiziaria tra la Caianiello e il Comune
di Calvi Risorta, per cui potrebbe accadere che la polizia giudiziaria potrebbe
sequestrare tutti gli atti del caso Caianiello.
Insomma,
sembrerebbe che grazie alla politica zacchiniana, siamo sempre sotto la lente
di ingrandimento dei giudici.