MONTE MAGGIORE IN
FIAMME: E’ DOLO
Calvi
Risorta
Un
incendio scoppiato alle pendici del Monte Maggiore ha rischiato di bruciare una
vasta area boschiva, fino ad ora incontaminata.
Grazie
al pronto intervento della forestale, di volontari e di due elicotteri, è stato
possibile scongiurare questo scempio.
Per
l'area del monte Maggiore, da tempo le associazioni
ambientaliste premono affinchè l'area diventi zona
protetta, anticamera per la realizzazione del parco regionale del Monte
Maggiore.
Nella
mattinata di ieri le fiamme, molto probabilmente di origine
dolosa, hanno preso piede in un strada interpoderale, al confine tra il comune
di Calvi Risorta e Giano Vetusto.
Numerose
sono state le telefonate al numero verde per le emergenza boschive;
l'incendio era visibilissimo da Calvi Risorta.
In
campo anche l'associazione “Amici della Natura” la cui conoscenza approfondita
della zona, ha consentito di dettare utilissimi suggerimenti alle forze messe
in campo dalla forestale, dalla comunità montana e da numerosi volontari accorsi.
Il rischio
era che l'incendio prendesse piede sino a raggiungere il monte Maggiore, la cui
somma svetta alta a più di mille metri.
"Non
si tratta delle colline, ormai completamente bruciate, intorno alla cittadina
di Calvi Risorta -
fanno sapere dall'Associazione Amici della Natura - ma
di macchia mediterranea ancora incontaminata dalle fiamme, dove alberi secolari
sono un vero e proprio polmone per il versante sud ovest del monte Maggiore.
Ringraziamo per il tempestivo intervento e le risorse poste in campo dalla
forestale, dalla Provincia e dalla Comunità Montana; grazie a loro siamo
riusciti a scongiurare questo scempio".
Per
circoscrivere l'incendio, i cui danni all'ecosistema
sono stati limitati, c'è stato bisogno dell'intervento
di due elicotteri che ininterrottamente per tutta la mattinata di ieri, hanno
sorvolato l'area riuscendo a domare le fiamme.
Resta
il dubbio del perché dei tanti incendi nell'area; in passato si era anche
parlato dell'opera di un piromane.