Sindaci in campo per
difendere il Geoeco
GIOVANNI DE STASIO
Dopo la presa di posizione dei vertici Udeur per evitare il commissariamento
del Consorzio Ce1 (presidente il mastelliano
Gianluigi Santillo) anche i sindaci del Ce 2 di Aversa alzano le barricate contro la decisione di Catenacci
di mandare a casa i politici che non hanno raggiunto il 25% della raccolta
differenziata.
«Ci lasciano perplessi le notizie -
dice Michele Griffo, sindaco di Trentola e componente del Cda del consorzio -
circa un eventuale commissariamente del Geoeco. Il tutto sarebbe dovuto al
mancato raggiungimento delle percentuali richieste per la differenziata. È
assurdo perchè in alcuni Comuni tale percentuale è
superiore al 50% ma precipita vertiginosamente nel periodo di
mancata raccolta dovuti all’emergenza che capitano spesso. Ma allora
viene da chiedersi le colpe di chi sono se, dopo 13 anni di emergenza
rifiuti, si torna alle discariche. Non certo dei Consorzi».
Per ribadire
tali concetti oggi alle 11,00 presso il Geoeco si
svolgerà una conferenza stampa di tutti i sindaci.
Inoltre i capigruppo alla Provincia di Fi, An e Udc
hanno chiesto la convocazione di un consiglio provinciale sull’argomento.
Intanto martedì 12 potrebbe delinearsi il destino
dell' Egea Service, ex Eco 4, braccio operativo del
consorzio rifiuti Ce 4 di Mondragone, Castelvolturno, Sessa Aurunca, Teano e di altri 16 Comuni
dell'area costiera-zona interna.
Dopo le varie manifestazioni di
protesta anche eclatanti, come quella recente di
bloccare la Domiziana, i dipendenti e le loro
rappresentanze sindacali dell'Egea, si confronteranno con il prefetto e con i
sindaci interessati.
Bisognerà verificare se esistono le condizioni oggettive perchè
continui ad esistere l'Egea, o se si debba procedere subito ad una "cura
dimagrante" dell'organico.
Non a caso in questi ultimi tempi è
circolata con insistenza la voce del licenziamento di una cinquantina di unità lavorative. Cosa, d'altronde, non smentita dal
presidente del consiglio di amministrazione dell'Egea,
Carlo Zannini, sindaco di Falciano del Massico.
Situazione economica al
limite del collasso ammessa anche dal sub-commissario, con delega alla
gestione concreta del consorzio (che detiene, peraltro, il 97 per cento delle
azioni dell'Egea), Emilia Tarantino.
«Alla ex Eco
4, ora Egea Service Spa di
cui sono presidente - chiarisce il presidente Zannini
- esiste una situazione di oggettiva difficoltà economica che comunque è
oggettivamente frutto di una non sempre oculata gestione comunque condizionata
da un comportamento dei Comuni non puntuale nei pagamenti. Debbo
dare atto che in questo momento la maggior parte dei sindaci ha assunto un
atteggiamento collaborativo, così come pure ho
riscontrato la piena disponibilità dei commissari prefettizi del consorzio. Comunque, tengo a sottolineare che il mio compito precipuo è
quello di riportare efficienza in piena trasparenza».
Dopo la nomina dei commissari
prefettizi, era circolata e circola tuttora la voce
che si procederà anche al commissariamento dell'Egea.
Ma categorico
è il no di Zannini e così lo spiega: «Una Spa come questa non può essere commissariata,
trattandosi di una società».
Ma è vero che
per salvare la società sarà costretto a dei dolorosi licenziamenti?
«È in atto un piano di ristrutturazione
aziendale teso ad una migliore razionalizzazione del
personale e dei beni strumentali, il tutto finalizzato ad una riduzione delle
spese».
Ma il problema
principale è sempre lo stesso. I Comuni consorziati non
pagano o quanto meno sono ritardatari nei pagamenti per cui la società è
sistematicamente in sofferenza finanziaria.
I Comuni più puntuali? Eccoli: Mondragone, Teano, Vitualazio, Francolise, CALVI Risorta.
Ma bisogna
evitare anche gli sprechi. Il più macroscopico la
duplicazione consorzio-società.
Infatti, i dipendenti dell'Egea chiedono
con insistenza il loro passaggio al consorzio «in considerazione del fatto che
a nulla gioverebbe la persistenza di due società operative operanti sul
medesimo territorio evitando così inutili costi gestionali».