BARRIERE ARCHITETTONICHE, LO SFOGO DI UN CALENO: CHIEDE AIUTO ALLE ISTITUZIONI MA NON OTTIENE NULLA

 

CALVI RISORTA

 

Abbia­mo ricevuto la lettera aperta di un caleno, diversamente abile, Gaetano Caranci, che scrive di suo pugno per segnalare i disservizi che gli impediscono di vivere in maniera serena:

 

“Cara Ammi­nistrazione, vi ringrazio molto per quello che avete fatto per me, dopo che mi sono recato a Milano per una visita spe­cialistica. Prima di partire, mi fu promesso dall'assessore alle politiche sociali Ermanno Izzo, che sarebbero state rimborsate in parte le spese affrontate e fui invitato a presentare le fatture, cosa che ho fatto appena rientrato. Quando mi sono presentato in comune, mi è stato risposto che non c’era un euro per le mie fatture. Sono stato preso in giro e umiliato - continua Gaetano arrabbiato -, volevo vedere se si trattava di un vostro parente! Non è l'unico disagio che vivo. Per accede­re alla mia abitazione sono costretto a percorrere uno strettissimo vicolo, “il vico Trivio” di via Napoli e pun­tualmente lungo la strada ci sono delle macchine parcheg­giate che impediscono l'accesso, nonostante le mie segnalazioni al comando di polizia municipale. In rispo­sta alle mie segnalazioni fatte in particolare al sindaco Gia­como Zacchia, ho ricevuto solo sorrisi e la promessa che avrebbero installato dei paletti limitatori, per evitare i parcheggi selvaggi. A distan­za di due anni e mezzo mi chiedo dove sono? Non voglio il vostro sorriso, sa di compassione, la stessa com­passione che io provo per voi, le vostre promesse da mari­naio. Io voglio i fatti! E poi dove è finito il progetto delle famose barriere architettoni­che? Noi dell'associazione prò disabili, retta da Antonio D'Ambrosio, ci siamo impe­gnati a segnalare i punti, a mandarvi una piantina, un cd completo di foto ed uno schema dettagliato degli sci­voli stradali in misura: dove sono i soldi, nella delibera richiesta da Ermanno Izzo, assessore alle politiche sociali? Si parlava di 5mila euro annui, che non sono mai stati messi in cantiere. Avevate promesso un contributo di 2mila euro per la riparazione del pulmino del­l'associazione: vi abbiamo inviato le fatture, che vi sono pervenute a febbraio. Siamo ad agosto, come al solito ancora una promessa da pinocchio".

 

Dura la reazione dell'associazione prò disabi­li, nel chiedere le dimissioni dell'amministrazione Zacchiniana.