PISCINA, CAPARCO: “E’ OPERA MIA”

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

L'amministrazione civica retta dal primo cittadino Giaco­mo Zacchia, umiliava i suoi stessi elettori, durante l'ennesima inaugurazione della piscina comunale.

 

Infatti, vip politici e amici di cordata, erano seduti in un'area riservata e transennata, con sedie e tavolini, dove i citta­dini non potevano accedere.

 

Ma a provocare la critica dei cittadini è stato il fatto che il ricco menù veniva riservato solo a chi era nella zona rossa transennata.

 

Invece per i cittadini caleni e quelli dei comuni limi­trofi intervenuti, il menù era molto povero: dal primo piatto si passava direttamente al dolce e senza nemmeno il caffè.

 

Dopo la festa, arrivavano le polemiche politiche dell'ex sindaco Anto­nio Caparco, visto che non veniva nemmeno invitato e che afferma: "vorrei ricordare a que­sta amministrazione che non è assolutamente merito loro il completamento della piscina comunale. Anzi sopratutto ci tengo a sottolineare che è solo grazie alla mia squadra di governo uscente. In effetti Zacchia ha preso solo in consegna una strut­tura, che doveva essere solo inaugurata. Poi per incapacità, l'apertura è slittata di due anni e mezzo, certo questo non è dipeso da me. E poi in merito al finan­ziamento che si vantano di aver ottenuto, per il completamento della struttura sportiva, vi posso garantire che non hanno ottenu­to alcun finanziamento oltre i miei. Anzi, invito il sindaco ad andarsi a leggere gli atti e a non raccontare le solite bugie politi­che in giro".

 

Continua Caparco: "forse qualcosa ha fatto, devo riconoscerlo: la struttura sportiva è rimasta abbandonata senza ser­vizio dì sorveglianza notturna per oltre due anni e mezzo. Al punto che i ladri hanno messo a segno due importanti furti, prima il gruppo elettrogeno di un valore di quarantamila euro e poi subito dopo, una delle caldaie della piscina comunale di un valore di quattromila euro".

 

Speriamo che partirà sul serio il primo settembre la piscina comunale.

 

Ma, come e già trape­lata, la procedura di iscrizioni adottata dalla ditta 'Assonuoto di Caserta' che si è aggiudicata la gara d'appalto, già non piace ai cittadini.

 

Infatti, sembrerebbe che chieda l'obbligo di iscriversi per almeno sei mesi e per cui parecchi giovani caleni, sicuramente si rivolgeranno ad altre strutture sportive dei comuni limitrofi, che offrono altre formule più convenienti.