…MA FUORI ZACCHIA
CALVI RISORTA
(Vito Taffuri)
Fumata nera, per il primo cittadino Giacomo Zacchia, per la
carica di presidente dell'eco quattro.
Eccolo
il nuovo presidente dell'ex Eco quattro, oggi Egea Service,
successore di Antonio Merola,
in effetti, si tratta del primo cittadino di Falciano del Massico, Carlo Zannini, mentre
vice presidente è Francesco D'Alonzo, rappresentante il comune di Pignataro Maggiore.
Invece per Calvi Risorta, doppia fumata nera, non solo per il
sindaco Zacchia, ma anche per il consigliere di maggioranza e nonchè capo gruppo di "Uniti per Calvi" Antonio
Fattore, tanta sbandierata la sua sicura entrata nel consiglio direttivo
dell'eco quattro.
Quindi
la poltrona nel consiglio direttivo dell'eco quattro è svanita, ma certamente
ha perso il gettone di presenza che ammonta a circa trecento euro per seduta.
Mentre
invece il neo consiglio direttivo è guidato da Zannini e composto da Giuseppe Valente (ex presidente del
consorzio e ora direttore generale) in rappresentanza di Mondragone;
l'unico comune, nonostante sia stato il comune capo fila alla raccolta di firme
degli altri sindaci dei comuni limitrofi pur di mandare a casa il consiglio
direttivo uscente allora capeggiato dal presidente Merola,
è proprio Calvi Risorta, che è stato escluso da ogni possibilità di entrare a
far parte del consiglio direttivo e della presidenza.
In
conclusione, afferma il capo gruppo di opposizione del
gruppo "Misto" retto da Giovanni Marrocco,
"speriamo che il sindaco Zacchia, la finisca con queste scalate
impossibili per un politico da avanspettacolo e che pensi alla sua comunità,
che ormai è all'anno zero".
Ma la sorpresa più inaspettata per il sindaco Zacchia è che il
neo presidente Zannini afferma: "Spero solo
nella collaborazione fattiva di tutti i sindaci dei comuni legati all'Egea Service. Chiedo loro di rispettare i pagamenti. Qualcuno
in questi anni non lo ha fatto, come il comune di Calvi
Risorta e abbiamo visto i risultati. Sono loro per primi a dover
dimostrare serietà".
Quindi
cambia il musicante ma, per Zacchia, la musica è sempre la stessa, deve pagare
i debiti che ammontano a circa un milione di euro, già
contestati.