SERVIZIO CIVILE, TAFFURI: “MARTINO NON E’ QUALIFICATO COME FORMATORE”
CALVI RISORTA
(redazione politica)
A
seguito dell'articolo giornalistico che trattava la questione del servizio
civile, il consigliere Massimo Taffuri ha dichiarato: "mi stupisco sempre più con quanta leggerezza questa
amministrazione affronta temi di particolare importanza.- L'ultima frontiera
superata è quella di aver attribuito qualifiche e qualità a chi non ce l'ha.
Mi riferisco ad Alberico Martino il quale sta per rivestire l'incarico
di formatore dei ragazzi del servizio civile senza averne, a
quanto pare, i necessari criteri e riconoscimenti ufficiali. Tutto ciò
sta a dimostrare ancora una volta l'intenzione di Giacomo Zacchia, insieme
ai suoi accoliti, primo fra tutti Ermanno Izzo, di
fare il prestigiatore anziché il sindaco di Calvi Risorta".
E con
tono concitato Taffuri continua: "In verità nessuno più si scandalizza
per queste bacchettate magiche, perché solo questo è ormai rimasto nelle mani
di chi per il paese niente di concreto sta facendo
portandolo alla rovina, anzi, politici come un tal Piero Salerno, che
tutto fa tranne che recuperare fondi che ricadano nell'area di competenza del
proprio assessorato, si spacciano per statisti ineguagliabili. Ci spieghi il
sig. Ulderico come mai nella redazione del bilancio non è stato destinato
nemmeno un centesimo per volontà sua e quella di Zacchia, forse la cultura a
Calvi Risorta è giusto che non venga valorizzata?".
Un
fiume in piena l'antagonista dì Zacchia:" Ma
ritornando al fantasma di Alberico Martino che da ferreo sostenitore di
Zacchia nei momenti di gravi errori politici commessi da questi, oggi,
probabilmente, quella presa di posizione del 'maestro' ha avuto un riconoscimento.
Tutto quanto ipotizzato, se fosse vero, mi inorridirebbe
fino a gelarmi le vene confermando ancora una volta la presenza nell'amministrazione
Zacchia di lupi travestiti da agnello. Termino auspicando che i vari organi
preposti ad un eventuale controllo su possibili irregolarità sul servizio
civile, possano intervenire evitando un ennesimo aborto come quello della
piscina che ormai sta diventando solo un laghetto per la pesca sportiva".