ALLARME RANDAGISMO

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

Negli ultimi sei mesi il fenomeno del randagismo dei cani a Calvi Risorta è cresciuto in maniera esponenziale, favorito da una cattiva gestione del problema da parte delle autorità.

 

Infatti, il comune di Calvi Risorta, retto dal primo cittadino Giaco­mo Zacchia, nonostante abbia una con­venzione con una ditta di Sessa Aurunca, ha il servizio disattivato.

 

Dopo una breve indagine giornalistica abbiamo scoperto che in effetti, la ditta appaltatrice non espleta più il servizio di cattura, in quanto il comune è moroso da diverso tempo e quindi i meticci crescono ogni giorno al punto che tra un pò scatterà l’emergen­za sanitaria.

 

A sorprendere è che l'attuale amministra­zione civica, si è dimenticata che siamo in piena estate e le zecche sono di casa per gli animali randagi.

 

In effetti, fa sapere la ditta appaltatrice, se non verranno saldate le vecchie fatture, il servizio non sarà assicurato.

 

Quindi per il momento il sin­daco Zacchia, non è riuscito nemmeno a garantire un pasto caldo agli ospiti catturati nei mesi scorsi, che sono ricoverati presso il canile privato.

 

Molto spesso que­ste povere bestie diventano un pericolo per la popolazione in quanto formano veri e propri branchi che nella notte aggredi­scono cittadini, costretti a passargli a fianco.

 

Altre volte i randagi sono stati causa di incidenti di incolpevoli automo­bilisti che li hanno sfortunatamente incro­ciati sulle strade.

 

Proprio ieri una donna della frazione di Zuni, M.O. di 38 anni, veniva azzannata da un cane randagio e doveva provvedere alle cure a proprie spese.

 

La donna si è salvata solo per puro caso dai morsi di questo cane, rifugiando­si in un portone di un'abitazione privata di una sua amica.

 

Il problema giorno dopo giorno cresce sotto gli occhi dei caleni, trasformandosi in emergenza.

 

A questo punto l'unica soluzione attuabile in tempi brevi è l'ab­battimento forzato dei randagi più aggres­sivi e la sterilizzazione dei restanti esem­plari.

 

Ma, come sembra, il comune non è in grado di trovare una soluzione nell'immediato a causa di carenza fondi.