PROGETTO PIT CAPUA ANTICA: IL COMUNE PERDE I FONDI
CALVI RISORTA
(vt)
II
mancato inserimento del comune di Calvi Risorta, nella
ripartizione dell’ultima risorsa finanziaria al progetto Pit
Capua antica, che abbraccia i comuni di Santa Maria Capua Vetere
- Comune capofila del Programna -, Curti, San Prisco, Capua e Teano,
è la dimostrazione dello scarso peso politico dall'attuale amministrazione
civica capeggiata da Giacomo Zacchia.
Inizialmente
tra i comuni beneficiari rientrava anche il Comune di Cales,
la moderna città di Calvi Risorta, i cui progetti,
tuttavia, non sono stati finanziati per problemi di fondi, ma per incapacità
politica.
"L'assessore
ai beni culturali Piero Ulderico Salerno - afferma il consigliere di minoranza del gruppo
"Misto" Nicola D'Onofrio - da subito aveva sbandierato
un suo impegno, però in effetti, accontentandosi degli eventuali ribassi d'asta, nonostante erano legittimi i finanziamenti. In ogni
modo invece, il comune meritava a tutela della sua storia e la sua cultura, un
occhio di riguardo in più. Invece si è perso anche il finanziamento
del ribasso d'asta di 2.750.000 euro, quindi siamo fuori dal progetto Pit Capua antica".
Adesso
è una questione puramente amministrativa e di gestione dei Pit.
Forse
ci potrebbe essere una piccola speranza per Calvi Risorta, se con le somme di
qualche altro intervento che non è stato portato a compimento, si deciderà quali lavori portare avanti.
Progetti
che potrebbero essere finanziati in una fase successiva che non rientra, però,
in questo Pit che si conclude
nel 2008.
Insomma,
come stanno i fatti, bisogna attendere, in quanto è possibile ripresentare i
progetti dopo il 2008.
Invece la città di Teano, capeggiata dal primo cittadino Raffaele Achille Picierno,
ha usufruito sia del primo finanziamento che dei ribassi d'asta.
Mentre a Calvi Risorta, quello che è sicuro che si continuano a
fare sempre le solite chiacchiere da bar per il futuro della comunità.