LUCE AL CIMITERO: RITARDO DELL’UFFICIO TECNICO

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

A proposito del cimitero, in merito alla mancanza dell'erogazione dell’energia elettrica delle lampade votive, ecco la verità nascosta.

 

Già dal 19 maggio 2004 il contratto scadeva ma, in effetti, mai rinnovato dall'attuale amministrazione civica capeggiata da Giacomo Zacchia e solo nell’anno 2006 si provvedeva alla pubblicazione di una nuova gara d'appalto, dove partecipavano le ditte Parisi di Calvi Risorta, Fiocchi di Sparanise e infine Alfano di Arzano di Napoli.

 

Quest’ultima si aggiudicava la gara per i futuri cinque anni, con un ribasso di cinquecento euro.

 

In effet­ti, appena aggiudicata la gara, la ditta Alfano doveva subentrare immediatamente, come regola la legge sui lavori pubblici.

 

Invece, alla data odierna, la ditta aggiudicante è ancora latitante, come sembra per colpa di qualche ritardo burocratico dell’ufficio tecnico del Comune di Calvi Risorta e non per un'inadempienza della ditta uscente Parisi.

 

Nell’occasione, vorremmo spiegare all'assessore Zona, visto che si è reso irreperibile, ma, soprattutto perché la volta scorsa ci metteva alla porta, che quando termina un rapporto tra un ente e una ditta appaltatrice, in quanto subentra un'altra nuova società, il contratto dell’Enel viene disattivato automaticamente, in quanto il contatore del cimitero è intestato alla persona fisica di Raffaele Parisi e non al comune di Comune di Calvi Risorta. Per cui, se continua il rapporto tra Enel e la ditta Parisi, anche dopo il fine rapporto, la ditta uscente dovrà continuare a versare di tasca propria le prossime bollette non maturate e pertanto il rapporto viene interrotto tecnicamente subito, intestando alla ditta Alfano, subentrante, in tempo utile un nuovo allacciamento; operazione in effetti, mai effettuata, dall'ufficio tecnico.

 

In conclusione, afferma il consigliere di minoranza Claudio De Biasio:

"Si continua a dire bugie ai cittadini, ormai è maturato il tempo che con una protesta popolare civi­le, questa cattiva ammini­strazione raccolga i loro quattro stracci e si ritorni alle urne prima possibile".

 

Certo se l’amministrazione vincerà questo altro braccio di ferro, come ha fatto con la sentenza della comandante della polizia municipale dottoressa Anna Caianiello, che dovranno risarcire per cinquantamila euro, allora possiamo prepararci per l'ennesimo risarcimento danni.