FACCIA A FACCIA TRA TIRONE E SALERNO
CALVI RISORTA
(Vito
Taffuri)
Un attacco frontale all'assessore alla Pubblica Istruzione e ai
Beni Culturali, ed all'intero esecutivo, che si stava per trasformare in una vera
e propria rissa.
Ieri in via 4 novembre, della frazione di Zuni,
mentre si intrattenevano a chiacchierare un gruppo di cittadini e due
amministratori comunali, l'assessore alle Finanze e Politiche Sociali Ermanno Izzo e l'assessore Piero Ulderico Salerno, all'improvviso
sono volate parole pesanti. Le urla si sentivano fino alla piazza del Seminario facendo affacciare ai balconi tutti i
residenti.
Si è
rischiato di arrivare quasi alle mani tra l'assessore Salerno e il cancelliere Tirone: sembrerebbe che Salerno abbia perso
le staffe dopo che lo stesso Tirone ci era andato giù duro nel fare la lista di quelle che
secondo lui erano le cose che non sono state fatte in due anni e mezzo di
mandato e delle responsabilità politiche che avrebbe Salerno. "In effetti, è un paese che sta morendo
-attaccava Tirone - non ha prospettive di alcun genere per il
futuro, i giovani scappano e la popolazione invecchia sempre di più".
Quello
che ha fatto scattare la molla durante la discussione politica, sembrerebbe
che sia stato il fatto, che l'assessore Salerno, sia stato accusato inoltre del fatto che appena
dopo l'approvazione del bilancio di previsione 2006 non sia stato assegnato
nemmeno un centesimo al suo assessorato. Quindi non ci sono stati e non ci
saranno in programma interventi di alcun tipo tendenti
alla ristrutturazione e recupero dell' antica cales e delle scuole in proiezione futura.
"L'atteggiamento passivo dell'amministrazione
comunale, capeggiata dal primo cittadino Giacomo Zacchla, - continua Tirone
- ha portato ad un
impoverimento complessivo del tessuto economico cittadino, e di
offrire solo tanti disservizi, compreso la raccolta dei rifiuti urbani". Tra
i tanti tagli rientra anche il contributo mensile di 100 euro per le famiglie
più bisognose. Tirone ha concluso
il suo attacco all'assessore Salerno e al sindaco ricordando che "Calvi Risorta è un paese che non
mostra più segni di vita nelle attività sociali e culturali".
Sembrerebbe
che stesso in serata, quando avveniva il diverbio tra
i due, l'assessore Salerno si sia recato dal cancelliere Tirone,
per portargli le sue più sincere scuse. Certo se non ci fossero state le scuse
per il suo scorretto e violento comportamento era il
caso di rimettere il mandato, visto che chi scende in politica deve accettare
qualsiasi critica. Speriamo che questo possa servire come lezione di vita.