Consiglio riunito, niente partita a Calvi

 

GIUSEPPE BORRELLI

 

Calvi Risorta

 

Ieri sera, mentre Totti, Gilardino e compagni tenevano mezza Italia incollata al teleschermo per assistere alla partita di esordio della nazionale italiana ai mondiali di Berlino 2006; c'era un consiglio comunale, forse l'unico su tutto il territorio dello stivale, a dibattere e scontrarsi, tra emendamenti, debiti, mutui e variazioni sull'approvazione del bilancio.

 

Una assise civica quella del Comune di Calvi Risorta che, forse, si è iscritta a pieno titolo negli annali della storia per essere stato l'unico consesso ad essersi riunito proprio durante lo svolgimento di una gara della propria nazionale ai campionati del mondo.

 

Quando in paese è circolata la notizia che gli amministratori si sarebbero riuniti durante Italia-Ghana, qualcuno ha storto il naso; si è pensato ad un gesto vessatorio nei riguardi dell'opposizione, o ad un modo per far passare inosservato un aumento di tasse, o ancora ad una prova di tenuta della maggioranza.

 

Ma pare che nessuna di queste sia la spiegazione giusta, perché tra le tante ipotesi e congetture, ha preso poi corpo una interpretazione con un certo fondamento.

 

Al presidente del consiglio comunale di Calvi Risorta, infatti, deputato dallo Statuto alla convocazione dell'assise ed alla fissazione di data ed orari, le partite della nazionale ed il calcio in generale interessano poco o niente.

 

Sì, perché alla signora Gabriella Perrotta, presidente del consesso, come, probabilmente, alla maggioranza delle donne, il calcio non è in cima ai propri pensieri, ed ecco spiegata la convocazione del consiglio in un momento più unico che raro.

 

«L'attività della macchina comunale è paralizzata nell'attesa dell'approvazione del bilancio, anche per poter sbloccare importanti opere e finanziamenti - spiega Gabriella Perrotta - per questo non si poteva più indugiare e bisognava solo pensare a promuovere il documento contabile per far ripartire l’attività gestionale dell'ente. Dinanzi al nostro dovere di amministratori anche la partita della nazionale, per quanto importante possa essere, viene in secondo piano».

 

Ma per la stragrande maggioranza dei casertani (strade deserte durante la partita, televisori a tutto volume nelle case e nei ritrovi) evidentemente l’esordio dell’Italia ai mondiali è stato un evento di «primo piano».

 

Così come per la comunità ghanese, molto numerosa a Castelvolturno, che ha seguito a casa e nei bar l’esordio della loro nazionale contro l’Italia.