DISTRUTTA LA CABINA TELEFONICA

 

CALVI RISORTA

 

(vi.ta)

 

Calvi ritorna alla ribalta delle cronache ancora una volta per atti vandalici.

 

Questa volta ad essere presa di mira è una delle cabine telefoniche presente nei pressi del Comune.

 

Stando ai fatti, la scorsa notte un gruppo di teppisti ignoti, distrugge­vano una delle cabine telefoniche, in effetti per poi poterla svuotare com­pletamente,  abbandonando i vari pezzi di quello che restava sull'asfalto.

 

Non si sa il motivo dell'atto, né quali oggetti siano stati scagliati sulla cabina.

 

L'apparecchio è andato distrutto e divelta.

 

Ma quello che è sicuro che per poter smontare l'apparec­chio dalla base che teneva la cabina, hanno certamen­te fatto rumore e i resi­denti non hanno pensato minimamente ad allertare i carabinieri, pur di far ces­sare da parte di chi la notte dopo di aver ingerito alcolici e droga scelgono di distruggere quello che gli capita sotto gli occhi.

 

Quindi questa volta hanno colpito un pubblico servizio, magari domani colpiranno un'automobile di chiunque.

 

I danni più evidenti, come si vede dalla foto, che se da un lato infastidiscono per la maleducazione dei teppi­sti, dall'altra colpiscono tutti i cittadini che usufrui­scono di questi servizi e che pagano per averlo.

 

Infatti, la cabina telefonica era stata posizionata di recente viste le numerose richieste della cittadinan­za.

 

In passato era stata rimossa dall'ente gestore sempre a causa di atti van­dalici, che a distanza di anni, purtroppo sono stati ripetuti.

 

Sul luogo, si sono portati i carabinieri della locale stazione, capeggiata dal maresciallo Massimo Petrosino, che in effetti, dopo aver raccolti gli ele­menti più importanti hanno avviato l'indagine.

 

Non dimentichiamo anche il vergognoso atto vandali­co che colpì la protezione civile di Calvi Risorta, capeggiata dal presidente Francesco Zona che, anche in quella occasione, non si capì la matrice dell'atto vandalico che mandò in cenere la sezio­ne della protezione civile.

 

E infine nella lista degli attentati annotati, c'è anche l'atto vandalico contro la sezione dei DS di Visciano retta da Enzo Scarano che distrusse l'immobile e colpendo un'ala delle abitazione della signora Fuoco.

 

Quindi tre casi di atti van­dalici, che hanno colpito comunque una comunità che non ha mai sofferto di tali azioni criminali.