Tra lacrime e preghiere l’addio alla figlia del vigile urbano

 

ERNESTO PERRONE

 

Sparanise

 

Lacrime e commozione ieri pomeriggio a Sparanise per l’ultimo saluto ad Angela Nozzolillo, la cui giovane vita è stata stroncata in seguito a un incidente stradale.

 

La 23enne, giovedì scorso, a bordo della sua auto, è rimasta coinvolta in uno scontro con un autocarro sulla provinciale che collega Sparanise alla Casilina: ieri l’intero paese si è fermato per partecipare alle esequie.

 

La ragazza era stata ricoverata d’urgenza all’ospedale San Sebastiano di Caserta, tutti avevano sperato fino all’ultimo che le sue condizioni migliorassero, ma non c’è stato nulla da fare.

 

Autorità, a cominciare dal sindaco Salvatore Piccolo con gli esponenti di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, una marea di cittadini, provenienti anche dai paesi vicini, tanti amici, numerosi dipendenti comunali, semplici conoscenti si sono stretti intorno alla famiglia Nozzolillo.

 

Tra i tanti, spiccavano le divise dei vigili urbani non solo di Sparanise, comandati da Giovanni Fusco, ma anche dei comuni di Cancello Arnone, Carinola, Sessa Aurunca, Francolise, Mondragone, Vitulazio, Roccamonfina, Calvi Risorta, Giano Vetusto, Riardo: tutti presenti in segno di solidarietà verso il papà di Angela, Salvatore Nozzolillo, vigile sparanisano apprezzato e stimato, oltretutto tra i primi a soccorrere la ragazza dopo l’incidente.

 

Nella chiesa madre di Sparanise, gremita, di fronte al dolore infinito ma composto del papà e della mamma Maria, del fratello Silvano e di tutti i parenti di Angela Nozzolillo, il parroco, don Ernesto Messuri, ha ricordato con voce commossa e partecipe e con parole davvero toccanti le qualità della giovane: «La morte non è la sconfitta di Dio, ma la vittoria di Dio» ha detto per consolare i familiari, invitati alla fede nella resurrezione e a guardare con fiducia il volto del Signore.

 

A conclusione del rito religioso, mentre le campane suonavano a festa e non con i consueti rintocchi funebri, la bara bianca è stata portata a spalla da alcuni giovani e uno spontaneo e prolungato applauso ne ha seguito il cammino per le strade di Sparanise.

 

Il corteo, in mezzo a due ali di cittadini in lacrime, dopo un breve tratto, si è sciolto e il feretro è stato portato al cimitero di Pignataro Maggiore.