GLI OPERAI DELLA PRYSMIAN DEVOLVONO 4 ORE DI LAVORO A FAVORE DELLA
VEDOVA DI RANUCCI
PIGNATARO MAGGIORE
(oc)
Le
maestranze della Prysmian si mobilitano a favore
della famiglia del giovane Massimo Ranucci, morto
a causa di un infarto fulminante a bordo della sua autovettura, appena dopo
aver terminato il suo turno di lavoro in fabbrica.
Gli
operai e la direzione dello stabilimento della Prysmian
di Pignataro, ex Pirelli
Cavi, leader di mercato e nell'innovazione nel
settore dei cavi per l'energia e per le telecomunicazioni, colpiti dalla
drammatica tragedia capitata al loro collega, hanno deciso di devolvere la loro
retribuzione di quattro ore di lavoro a favore della giovane vedova e dei due
bambini del collega Massimo Ranucci.
Commuove
la mobilitazione dei colleghi di lavoro di Massimo, che hanno
manifestato la propria solidarietà con un sostegno anche materiale e quindi
tangibile, senza poi contare l'impegno delle sigle sindacali, impegnate affinchè alla giovane vedova di Massimo, venga data la
possibilità di avere un lavoro, con il quale sostenere con continuità le
esigenze sue e dei figli.
È
questo il compito che si sono prese le Rappresentanze
Sindacali Unitarie dello stabilimento, nelle persone di Nicola Bonaccio della Cisl, Lorenzo
Bonaccio della Uil, Giovan Giuseppe Rotoli
della Cgil e Raffaele Bovenzi
dell'Ugl.
Questi
ultimi, insieme alle istituzioni locali, in particolare con i sindaci di Calvi Risorta e Pignataro
Maggiore, rispettivamente Giacomo Zacchia
e Giorgio Magliocca, stanno verificando
con i vertici dello stabilimento dove prestava lavoro il compianto Massimo,
le modalità attraverso le quali dare alla signora Ranucci
un lavoro stabile e
duraturo, in grado di garantire certezze per il futuro di questa famiglia.
Un impegno
che certamente verrà preso dal Direttore dell'Azienda,
l'ingegner Andrea Turchi, il suo
supplente Gaetano Fazzio
e con l'avallo del Capo del Personale, il ragioniere Ruggiero Denise.