Adsl, l’amministrazione diffida la Telecom «La linea veloce o ci rivolgiamo al giudice»

 

GIUSEPPE BORRELLI

 

Calvi Risorta.

 

L’amministrazione comunale calena è sul piede di guerra contro la Telecom per la mancata attivazione sul territorio della linea veloce Internet «Adsl».

 

Con una delibera di giunta, infatti, la maggioranza consiliare ha formalmente diffidato la società di gestione delle linee telefoniche nazionali ad attivare in tempi rapidi il collegamento che consente un accesso immediato alla rete globale e la facoltà di poter recuperare una notevole quantità di dati in tempo reale.

 

Il tutto, dopo che da quasi un anno il Comune aveva varie volte sollecitato la Telecom a cablare le linee telefoniche del territorio caleno, senza però mai ricevere formali riscontri alle sue istanze, tanto che anche la popolazione si era resa partecipe della vicenda, proponendo e portando a compimento una raccolta di firme per sensibilizzare la società telefonica ad attivare il servizio.

 

Adesso, però, la vicenda potrebbe avere degli strascichi giudiziari, dato che, ove mai non dovessero esserci riscontri alla diffida dell’amministrazione comunale, la stessa è seriamente intenzionata ad andare in Tribunale per vedere riconosciuto un diritto in capo alla sua intera collettività.

 

«Oramai è acclarato che Internet sia parificabile a un servizio sociale - commenta l’assessore Oreste Martino - pertanto non attivare la linea veloce, per una società che è monopolista dei collegamenti e della rete, equivale a configurare un vero e proprio disservizio nei confronti dei cittadini. Anche perché - continua Martino - mediante la linea Adsl, oltre ad accedere a una quantità enorme di dati e di informazioni in minor tempo a minor costo, è anche possibile collegare il proprio telefono di casa e risparmiare sul consumo delle bollette. Quindi, oltre al disservizio, anche un danno economico per la collettività, del quale, se non vi saranno risvolti favorevoli, verrà chiesto il conto».