OFFRE SESSO AI CARABINIERI
PER CORROMPERLI
CALVI RISORTA
(Luisa Todisco)
Mente e
cerca di corrompere alcuni militari del nucleo operativo radiomobile della
Compagnia di Capua: finisce in manette e viene condannata a otto mesi di reclusione in carcere Èva Lukazik, originaria della
Russia, di trent'anni.
La
donna viene coinvolta nell'ennesima retata dei
militari mirata a contrastare la prostituzione sull'Appia,
volta a prevenire i soggiorni di clandestini sul territorio italiano.
Di
fronte agli uomini della Benemerita la trentenne mente: dice di
essere polacca, ma gli accertamenti eseguiti poco dopo non confermano.
Immediate le operazioni dei militari che scoprono nelle tasche
della giovanissima circa 500 euro.
La
ragazza sa che dovrà essere condotta in carcere e gioca la sua ultima carta.
Tenta
la corruzione: favori sessuali in cambio della "libertà".
Un connubio che i militari non hanno certo apprezzato accusando la
donna di tentata corruzione.
La
trentenne capisce che le cose non vanno per il verso giusto e prova a
consegnare loro tutto il denaro che ancora aveva nelle tasche, secondo gli inquirenti il provento della giornata lavorativa sulla
strada.
A quel
punto scattano immediate le manette. La trentenne viene
tradotta presso la caserma casertana per le formalità
di rito e poi al carcere femminile di Pozzuoli dove ora si trova.
Ieri
mattina, infatti, è stato eseguito presso il Tribunale sammaritano
il rito per direttissima.
La
trentenne è stata ritenuta colpevole e dovrà scontare in carcere otto mesi.