ECO4, GLI OPERAI BLOCCANO I MEZZI

 

Calvi Risorta

 

(Vito Taffuri)

 

Nel cantiere dell'eco quattro di Calvi Risorta, come già anticipa­to, manca di tutto: guanti, mascherine, scarpe anti-infortunistica, caschi da cantiere, cinture di sicu­rezza in dotazione ai mezzi d'opera, servizi igienici, gli spogliatoi, e gli stipendi arretrati di un mese. Finora gli operai hanno operato con mezzi inefficienti, alcuni, sembrerebbe, sprovvisti anche di documenti e di collaudo.

 

Manca addirittura il responsabile della sicurezza sul lavoro e i vertici dell'azienda nicchiano. Ieri mattina gli operai ecologici sono scesi di nuovo in piazza e al loro fianco questa volta c'erano anche l'assessore alle finanze Ermanno Izzo, l'assessore all'ecologia Carmelo Bonacci, il sindacalista di Assotrasportì di Napoli, intervenuti per poter mediare e nello stesso tempo per far rispettare i loro diritti nei confronti della società Eco Quattro, capeggiata dal presidente Antonio Merola, ma soprattutto per tro­vare insieme la soluzione per riavviare il servizio di raccolta rifiuti, da una settimana bloccato.

 

Durante la manifestazione di protesta nove operai hanno blocca­to i mezzi d'opera dell'Eco Quattro. Uno dei manife­stanti s'infilava proprio sotto le ruote del mezzo pur di non far operare i mezzi inviati dalla società per il ritiro dei rifiuti in giacen­za. E proprio lì è scoppiata la protesta, sì è rischiato il contatto tra gli stessi operai dell'Eco Quattro, arrivati da altri cantieri per l'emergenza. Momenti di nervosismo e di tensione e solo l'in­tervento tempestivo dei carabinieri locali, retti dal maresciallo dell'arma Massimo Petrosino, ha fatto rientrare la protesta, facendo rientrare al cantiere di Castelvolturno i mezzi.

 

La prefettura di Caserta, su suggerimento del comu­ne di Calvi, sembrerebbe aver incaricato una ditta d'emergenza che tra oggi e Giovedì pomeriggio, dovrebbe rimuovere completamente tutti i rifiuti accumulati.

 

La notizia è di ieri mattina. La Prefettura di Caserta, ha inoltre revocato il contratto all'Eco Quattro per richiesta del comune di Calvi e perciò nei prossimi giorni sarà avviata la procedura di una nuova gara d'appalto per l'assegnazione del servizio ad altra società.

 

Non dimentichiamo che gli operai per difendere il proprio diritto e far rispettare la legge sulla sicurezza sul lavoro, adesso rischierebbe­ro addirittura il licenziamento.

 

Se questa è democra­zia allora non c'è democrazia.