ECO4, OPERAI IN SCIOPERO
CALVI RISORTA
(Vito Taffuri)
I vertici
dell'Eco Quattro nicchiano, anzi dicono che nemmeno erano a conoscenza della agitazione a Calvi Risorta, dopo una settimana
iniziata.
L'unica
cosa dove sono beni informati, è il fatto che il
comune di Calvi Risorta sia debitore verso la società, per cui quando si parla
di soldi allora sono informatissimi di cosa succede a Calvi Risorta, mentre
quando bisogna far rispettare i diritti degli operai, diventano sordi e ciechi,
soprattutto il presidente Giuseppe Valente, che da quando si è dato vita
allo sciopero si è reso irreperibile.
Quindi
si spera che la prefettura intervenga nella giornata di oggi
per un provvedimento contro chi si rende irreperibile.
I lavoratori
dell'Eco Quattro hanno continuato il loro picchetto durante tutto il periodo
del fine settimana scorso e lo faranno per tutta la
settimana, se ce ne sarà bisogno.
L'agitazione
è sostenuta dal loro sindacato Assotrasporti di
Napoli, dalle loro famiglie e soprattutto dalla solidarietà
dell'amministrazione civica e altri cittadini che continuano a visitare il sito
dello sciopero apportando supporto e incoraggiamento.
Gli
operai ecologici, della ditta Eco Quattro, fanno sapere in una nota sindacale,
che la protesta non si fermerà, fino a quando i vertici dell'azienda non
adotteranno soluzioni brevi e concrete e certamente di dotare soprattutto gli
operai, di vestiario e materiale di lavoro più idoneo (come guanti,
mascherine, scarpe infortunistiche ecc).
Nel
pacchetto della protesta degli operai, inoltre ci sono anche le richieste dei
servizi principali che mancano nel cantiere di Calvi Risorta,
come le doccia, i servizi igienici, il settore lavanderia e disinfestazione dei
vestiari, quindi manca tutto in materia di sicurezza sul lavoro.
Anzi,
come sembra, addirittura manca proprio il responsabile delegato della legge
sulla sicurezza sul lavoro a Calvi Risorta, per cui il
pesce puzza dalla testa.
Quello
che è certo che la protesta è un diritto degli operai, ma purtroppo nello
stesso tempo diventa anche un disservizio per il cittadino.