I LAVORATORI DELL’ECO4 IN SOMMOSSA PER LA SICUREZZA

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

La parola rifiuti in Campania non piace a nessuno, ma certamente non piace nemmeno lo slogan della ditta Eco Quattro impresso sui mezzi d'o­pera “Efficacia  Efficienza  Economicità”.

 

Di tutto questo, infatti, nulla risponde alla verità dei fatti.

 

Lo dimostra l'ennesima protesta, pro­prio di questi giorni, da parte degli operai Eco Quattro che, con una denuncia presentata nei giorni scorsi al comando della stazione carabinie­ri di Calvi Risorta, hanno messo i militari a conoscenza del fatto che la società non riesce nemmeno a garantire ì minimi diritti richiesti dagli operatori ecologici, dalla applicazione della legge sulla sicurezza del lavoro al pagamento degli stipendi arretrati di due mensilità e che i vertici della azienda non si sono nemmeno preoccupati di quanto sta accadendo nel cantiere di Calvi Risorta.

 

Rifiuti per strada, mezzi inefficienti, istituzioni assenti.

 

Hanno espresso la loro solidarietà i politici dell'amministrazione civica retta da Giacomo Zacchia, che anche ieri mattina ha avuto un nuovo e breve colloquio telefonico con il presidente del Consor­zio CE/4 retto da Giuseppe Valente, che nemmeno era a cono­scenza dello stato di agitazione a Calvi Risorta.

 

In ogni caso, affermava che si sarebbe informato appena arrivato in ufficio.

 

L'agitazione continuerà anche questa mattina. Il presidente del­l'Eco Quattro Antonio Merola non si arrende e sembrerebbe intenzionato a inviare altre richieste dì pagamenti al comune di Calvi e soprattutto aver querelato per interruzione di pubblico servizio il gruppo di operai in agitazione per difendere la propria salute e la sicurezza sul lavoro, visto che la società nicchia alle tante richieste dei sindacati.

 

Si spera nell'intervento del commis­sariato di governo per l'emergenza rifiuti in Campania, che possa inviare nei prossimi giorni altre ditte per rimuovere almeno i rifiuti presenti per strada, visto che il presidente Valente, nicchia.