ACCOLTELLO’ IL MARESCIALLO MARTUCCI, TENTA IL SUICIDIO

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

Spesso capita di stare molto male dentro nell'anima, di sentirsi soli o di pensare che nes­suno può capire quello che si prova.

 

Sovente le situazioni che si vivono creano forte disagio e sembrano irrisolvibili.

 

E' a que­sto punto che i più deboli tentano una soluzione estrema per poter risolvere il tutto, senza lasciare via di scampo alla speranza.

 

Di solito sono i più deboli che soc­combono di fronte alla loro inca­pacità di andare avanti, affrontan­do un percorso tortuoso lontani soprattutto dall'aiu­to del prossimo.

 

Succede così di scegliere proprio di andarsene, come ultima spiaggia, ma per fortuna qualche volta questi tentativi di suicidio sono tam­ponati dall'intervento tempestivo dei soccorritori, come è accaduto ieri mattina, verso le 12, quando il personale del servizio d'emergenza del 118 della postazione di Calvi Risorta, è arrivato in tempo per portare aiuto ad un giovane caleno, presso la pro­pria abitazione (case popolari) in via 4 Novembre.

 

Si tratta di Nicandro Zona, di 28 anni che si trova agli arresti domiciliari e già condannato alla pena di tre anni, in quanto nel 2004 accoltellò l'allora comandante della locale stazione carabinieri di Calvi Risorta, il maresciallo dell'arma Raffaelle Martucci, mentre veniva interrogato, in quanto querelato dai suoi stessi familiari.

 

Nicandro, quindi, per chiudere probabilmente la sua sfortunata vita, segnata da brutte esperienze giudiziarie, ingeriva farmaci che servivano per una terapia quoti­diana (per la pressione) della Mamma e inoltre insieme ai far­maci associava anche circa tre litri di alcolici, vino e liquori vari, quindi un vero e proprio cocktail.

 

Sembra che a dare l'allarme siano stati dei vicini di casa, in quanto non vedevano il giovane da oltre due giorni e siccome la cosa sembrava strana, i vicini chiedevano l'intervento del servizio d'emergenza del 118 e ai carabinieri della locale stazione, capeggiata dal maresciallo capo Massimo Petrosino.

 

L'interven­to dell'ambulanza è stato decisivo, il giovane cale­no, veniva immediatamente trasportato alla massi­ma velocità al pronto soccorso dell'ospedale più vicino, presso l'Ave gratia plena di Teano.

 

Le prime cure messe in atto dai camici bianchi aveva­no accertato che, per fortuna, la quantità di medici­nali ingerita non era particolarmente elevata.

 

Le analisi subito effettuate e le terapie predisposte dai medici del nosocomio cittadino hanno tranquilliz­zato tutti.

 

Il paziente non ha corso e non corre peri­colo di vita, anzi, i camici bianchi, stesso in matti­nata dimettevano il giovane caleno.