L’appello accorato di un padre, Angelo Franco, alla ricerca della verità sulla morte del proprio figlio.

 

(Redazione)

 

Pubblichiamo, su richiesta dell’amico Angelo Franco, una parte dell’email che lo stesso ci ha inviato in redazione:

 

 

“... in particolare, mi premerebbe sapere se qualcuno ha visto mio figlio a Calvi Risorta la notte dell'11 luglio 2005, cioè tra la domenica e il lunedì, perché - pochi giorni fa - un suo amico mi ha riferito che Antonio, quella notte, verso le 2:30, aveva intenzione di recarsi a Calvi Risorta.

Antonio era a bordo della Seicento verde metalllizzato di sua madre, targata BX587RM, la stessa vettura dove io l'ho trovato, ormai privo di vita, alle 12:00, nello spazio antistante l'area mercato di Sparanise. Se qualcuno quella notte avesse visto Antonio, il particolare rivestirebbe enorme importanza e potrebbe essere determinante per le indagini e per la ricerca della verità che io non ho mai smesso di cercare, anche se purtroppo non mi sta aiutando assolutamente nessuno. Dalle 2:30 alle 12:00: quasi 12 ore di assoluto mistero sul destino di Antonio: perché è stato lasciato solo? Perché si era chiuso in macchina?

    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'auto era chiusa dall'interno e non c'erano alcun segno di violenza, né alcuna traccia di sostanze stupefacenti o altro: Antonio sembrava dormisse tranquillamente, nessun segno di convulsioni o altri indizi che potessero far pensare a un caso di overdose. C'era qualcuno con lui? E se sì, perché nessuno lo ha aiutato? Antonio si è sentito male, si è vergognato di tornare a casa e si è chiuso in macchina pensando di riposare un po', di sentirsi meglio e poi tornare a casa, ed invece è sopraggiunto un tragico arresto respiratorio (come confermano gli esami scientifici di rito). Questa la tesi più credibile.

Probabilmente il magistrato ha archiviato il caso come omicidio colposo perpetrato da ignoti, "ignoti" perché gli indizi sono pochi e le testimonianze inesistenti; "omicidio colposo"  e non "overdose", perché non di overdose trattasi ma di somministrazione colposa di arsenico, stricnina e borotalco (questo quanto hanno trovato nel sangue di mio figlio)  che in un tragico gioco, il cosiddetto sniffing, Antonio ha inalato senza assolutamente poter immaginare di diventare vittima di un feroce carnefice o di più assassini. Se qualcuno parlasse (e molti potrebbero farlo, perché molti sanno!...), sicuramente si potrebbe cominciare a far luce su questo orrendo crimine e soprattutto si potrebbe tentare di evitare che altri possano essere vittime degli stessi carnefici. 

Ti chiedo, di pubblicare questo appello nei modi migliori che tu sai e su tutti gli organi di informazione che puoi raggiungere.... ai recapiti già segnalati. Hai tutta la mia fiducia e la mia gratitudine.

 

Ti abbraccio

Angelo Franco

ndr: i recapiti già segnalati sono:

email: angelo.francoXX@libero.it

cellulari: 335 7678762 --- 320 8370259

oppure mandate una lettera anche anonima al mio indirizzo:

Angelo Franco, Via C. Graziadei 36 - 81056 SPARANISE (CE)