SPARGONO LIQUIDO INFIAMMABILE SULLA CABINA E L’INCENDIANO

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

Un nuovo atto vandalico a Calvi Risorta che vede protagonisti presumibilmente, un gruppo di giovani ancora  non identi­ficati dei carabinieri che, nelle ore notturne, si diver­tono a incendiare qualsiasi cosa gli capita davanti agli occhi.

 

È successo ieri notte, in via XX settembre, nella frazione di Petrulo, dove alcuni vandali hanno appic­cato il fuoco con del liquido infiammabile distruggendo la cabina elettrica della pub­blica illuminazione, lascian­do completamente al buio la frazione, per tutta la notte.

 

Sul luogo dell'incendio sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Teano e i carabinieri del comando compagnia di Capua, guidati dal Capitano Francesco Conte, che hanno eseguito i vari rilievi, avviando l'inda­gine, mentre i vigili del fuoco hanno lavorato per mettere in sicurezza la cabi­na, in quanto al loro arrivo, quando erano appena tra­scorse le quattro del mattino, si sono trovati di fronte a delle fiamme di circa cinque metri da spegnere, quindi un lavo­raccio pur di mettere in sicu­rezza la zona colpita dall'at­to vandalico.

 

Non bisogna in ogni caso fare falsi allarmismi, ma nemmeno trascurare alcun segnale di disagio.

 

Infatti è per vedere innescati processi d'emulazione negativa che vanno prevenuti con la mas­sima determinazione atti del genere.

 

A quanto pare le forze dell'ordine hanno aumentato il servizio di pattugliamento nella zona durante le ore notturne.

 

Quindi massima attenzione anche per quanto concerne le ricerche delle forze del­l'ordine per l'individuazione dei responsabili dell'incen­dio doloso.

 

Ricordiamo l'e­pisodio avvenuto nella scor­sa campagna elettorale, quando uno sgradevole atto vandalico alla sezione dei Ds di Calvi Risorta, retta da Enzo Scarano, mandò in cenere l'intera sezione.

 

Insomma, si è ripetuto anco­ra una volta un episodio spiacevole, questa volta con­tro una cabina elettrica della pubblica illuminazione interrompendo un servizio pubblico.