EMERGENZA RIFIUTI, CAPARCO PUNTA IL DITO CONTRO L’AMMINISTRAZIONE

 

CALVI RISORTA

 

(Luigi Buono)

 

Puntuale, siamo di nuovo in emergenza per lo smaltimento dei rifiuti.

 

L'ex sindaco Antonio Caparco afferma: “c'è una forte presen­za di montagne di rifiuti, ma, quello che è veramente vergo­gnoso è lo stato in cui versa Piazza Umberto nella frazione di Zuni, dove ci sono tantissimi rifiuti di ogni genere. Una piaz­za che risale ai primi del 1900, oggi trasformata in una discarica a cielo aperto grazie all'entrata della differenziata che ha fatto rimuovere i cassonetti definitivamente”.

 

Una situazione al col­lasso, anzi possiamo parlare proprio di un vero e proprio fallimento su tutta la linea.

 

Ad aggravare la situazione, la notizia che nei prossimi giorni gli operatori ecologici della società Eco4 scende­ranno in piazza per manifestare contro l'attuale amministrazione civica capeggiata dal sindaco Giacomo Zacchia, che da un anno è morosa verso la società e nonostante gli operai fino adesso abbiano garantito il servizio di raccolta, sono in debito di tre mensilità.

 

Come in debito risulta essere il Comune, che non ha ancora sal­dato un milione di euro verso la società Eco Quattro guidata dal presidente Antonio Merola.

 

Quest'ultimo, proprio giovedì scorso, era presente all'assemblea convocata a Castelvolturno, insieme all'as­sessore all'ecologia Carmelo Bonacci, al responsabile del­l'ufficio tecnico Antonio Bonacci e al responsabile delle finanze Gennaro Ventriglia, mentre all'appello mancava proprio l'assessore alle finanze Ermanno Izzo.

 

Dopo la lunga riunione, i rappresentanti del comune di Calvi Risorta, veni­vano invitati ad effettuare un primo versamento di 75 mila euro: al momento il versamento non è stato fatto.

 

Quindi il comune di Calvi Risorta, dovrà stringere la cinghia, anche se come sem­bra le casse sono in effetti, in rosso completo.

 

Per cui casse in rosso e sicuramente, anche con questa nuova inaspettata azione legale, arrivere­mo all'invio del quinto decreto ingiuntivo del tri­bunale di competenza territoriale, sempre della stessa società sopra citata.

 

Insomma il comune di Calvi Risorta ormai è ufficialmente probabil­mente in uno stato di bancarotta, visto che dal prossimo mese gli amministratori si sono auto sospesi per i prossimi due anni gli stipendi e qualsiasi identità politica, pur di non rischiare di non pagare gli stipendi ai dipendenti comunali e di assicurare il minimo pur di non essere commis­sariati.