FURTO DA 40MILA EURO ALLA PISCINA COMUNALE

 

CALVI RISORTA

 

(Luigi Buono)

 

Non si arresta l'on­data di furti che da settimane sta investendo Calvi Risorta.

 

Un fenomeno che ha interes­sato in particolar modo, e con­tinua a farlo, la frazione di Zuni.

 

Creando inevitabilmen­te un clima di sempre più forte preoccupazione nell'opinione pubblica, costretta ad assistere a veri e propri raid notturni.

 

L'ennesima confer­ma è arrivata dall'ultimo raid della scorsa notte, per l'ennesima volta teatro di un'incursio­ne della quale hanno fatto le spese la struttura della piscina comunale di via delle Palme.

 

Stando ai fatti, quando, all'incirca verso le 2.30, un gruppo, forse si pensa di circa dieci malviventi, sono “entrati” all'interno del fabbricato della piscina comunale, scassinan­do le serrature delle porte, introducendosi nel piazzale adiacente alla piscina comu­nale, con un mezzo pesante fornito di una grossa gru, la quale permetteva tale opera­zione di sottrazione di un gruppo elettrogeno di un peso di circa 35 quintali.

 

Una volta dentro, i ladri si portavano nella cabina esterna dove era installato il gruppo elettroge­no, che serviva per alimentare la struttura in caso di arresto della energia elettrica. I ladri lavoravano quasi tutta la notte, per dissaldare le staffe che tenevano bloccato sulla piattaforma il gruppo elettro­geno.

 

Da subito i militari della locale stazione dei cara­binieri hanno detto, da un primo sopraluogo, sicuramen­te si tratta di ladri specializza­ti, che hanno studiato nel minimo particolare il furto, quindi come sembra hanno portato a casa un bottino che da una prima ricostruzione dei tecnici del comune di Calvi Risorta, ammonta a circa 40 mila euro di valore di merca­to.

 

In comune ieri mattina il primo cittadino Giacomo Zacchia, dopo aver attivato i militari dell'Arma dì Calvi Risorta, guidata dal marescial­lo Massimo Petrosino e dal suo vice Monaco, che si por­tavano sul posto per effettuare i rilievi e soprattutto per ascol­tare qualche testimonianza per l'avvio dell’indagine, ha rila­sciato una dichiarazione molto amareggiata, “io penso che un gesto del genere fa capire che le bande criminose che colpiscono chiunque, sono un deterrente per il nostro territorio caleno, che come sembra non riescono ad essere fermate, io spero che gli investigatori possono dare un volto a chi ancora una volta ha voluto offendere la nostra cittadina calena, con un gesto da vigliacco”.