Due nuove fabbriche a
Calvi
GIUSEPPE BORRELLI
Calvi Risorta.
Dovrebbe essere di circa duecento posti
di lavoro l’impatto occupazionale stimato che scaturirebbe dalla prevista
prossima apertura di due fabbriche sul territorio di Calvi Risorta: una specializzata
nella creazione di piccoli componenti di elettronica,
mentre la seconda di carattere alimentare, che produrrà confezioni di
sottaceti.
Calvi, dunque, dopo molti anni,
potrebbe tornare a iscriversi nel novero delle piccole
realtà industriali di Terra di Lavoro, grazie all’attivazione di questi due
medi siti produttivi i quali, certamente, donerebbero nuova linfa alla già
asfittica situazione economico-occupazionale locale.
Dopo la perdita delle ultime fabbriche,
particolarmente gravosa è stata la chiusura della ditta di produzione di
laterizi di Moccia e la chimica
Pozzi; era dagli anni Ottanta che la comunità calena
non aveva più stabilimenti sul proprio territorio.
Il sindaco Giacomo Zacchia ha già convocato i due imprenditori per assicurare
loro la piena disponibilità dell’ente a venire incontro alle loro esigenze
logistiche, e la necessità della comunità calena di
vedere aperti i due siti produttivi.
L’impatto occupazionale stimato
dovrebbe aggirarsi intorno ai duecento nuovi posti di lavoro, compreso
l’indotto.
E dovrebbe fungere da anello di
congiunzione con la prevista attivazione dell’area Pip
con ben 42 posti disponibili per altrettante realtà produttive la quale dovrebbe divenire attiva nei prossimi anni.
«Questa comunità ha
bisogno di realtà produttive - afferma Zacchia - per questo stiamo
lottando per farne aprire qualcuna».