DUE LUCCIOLE SORPRESE IN UN TERRENO PRIVATO E FERMATE

 

CALVI RISORTA

 

(M.L.)

 

Accertamenti sul­l'immigrazione clandestina e lavoro nero: fermate dai carabinieri due prostitute extracomunitarie.

 

L'opera­zione ieri mattina, appena scattate le 12:30, con il fermo e l'identificazione ma non con l'arresto, di due lucciole.

 

Entrambe "esercivano" all'interno dei terreni di proprietà private ormai sommerse di profilattici e con un intenso traffico di clienti.

 

Tutto questo acca­deva in località Valdassano a confine con Calvi Risor­ta.

 

In effetti, si tratta di M. W. di 23 anni circa e della sua amica X.E. di 39 anni, entrambe di origini ucrai­ne, prelevate dagli stessi militari, durante un con­trollo di territorio quotidiano.

 

Rintracciate e subito tradotte al vicino comando stazione carabinieri coordinata dal maresciallo Mas­simo Petrosino per avvia­re la procedura di espulsio­ne dal territorio italiano, ma in effetti le giovane prostitute erano stranamen­te in regola, essendo coniu­gate con italiani e per cui ai militari non è rimasto altro che identificarle ed inserire i loro dati negli archivi dell'Arma come persone controllate e poi rilasciate.

 

Gli stessi militari dall'Ar­ma, successivamente pone­vano in essere controlli nei confronti di diversi clande­stini, applicando una volta per tutte l'espulsione dal territorio nazionale, facen­do valere la legge "Bossi-Fini", in questo specifico caso, le autorità giudiziarie anche loro hanno fatto la loro parte, hanno confermato la legittimità del provvedimento convali­dandolo e disponendo l'espulsione forzata dal terri­torio italiano di altri sog­getti nei giorni scorsi.

 

Quindi il comandante dei carabinieri Petrosino, in collaborazione con il suo vice Monaco, ha deciso di applicare il pugno di ferro, verso le organizzazioni criminali che gestiscono il mercato delle schiave bian­che e di colore avviate al mercato del marciapiede.