STIPENDI RIDOTTI ALLA GIUNTA

 

GIUSEPPE BORRELLI

 

Calvi Risorta.

 

Che tra ristrettezze di bilancio e mancanza di risorse provenienti dalle istituzioni locali e nazionali, gli amministratori comunali fossero costretti a strategie finanziarie innovative e fantasiose, o a politiche economiche creative, era risaputo; ma certamente la deliberazione della giunta di Calvi Risorta ha adottato una di quelle decisioni che creano forti spinte emulative o al contrario veementi prese di distanza.

 

Per far quadrare i conti dell’ente, infatti, l’organo esecutivo del Comune ha deciso unanimemente di ridursi lo stipendio del 15%.

 

Tutte le cariche remunerate, in seno all’amministrazione comunale calena, quindi, dal sindaco al vicesindaco, dall’assessore al presidente del consiglio comunale percepiranno dei compensi mensili ridotti rispetto a quando sono stati eletti.

 

Fatte le dovute distinzioni, dunque, dopo la presidenza della Repubblica, adesso anche il Comune di Calvi ha voluto aderire al clima di austerity che sta condizionando le politiche economiche dell’intero sistema Italia.

 

Una vera e propria inversione di tendenza, questa, visto che nel 2000 la precedente amministrazione comunale, praticamente raddoppiò i compensi di sindaci e assessori portandoli dai circa 2 milioni e mezzo delle vecchie lire a 5 milioni per il sindaco, e da 1 milione e 700 mila lire a 2 milioni e mezzo per gli assessori.

 

Computi questi che, chiaramente, vengono applicati a chi non riceve altre retribuzioni.

 

«Purtroppo far quadrare i conti degli enti pubblici è diventato sempre più difficile - commenta il sindaco di Calvi Risorta, Giacomo Zacchia - per questo motivo si cerca di risparmiare ogni spicciolo, in qualsiasi voce di bilancio sia possibile, anche i nostri stipendi».