I TOMBAROLI COLPISCONO IN LOCALITA’ CESA:
RUBATI REPERTI ARCHEOLOGICI
CALVI RISORTA
(ez)
Rubati reperti
archeologici. Continuano i furti nonostante i controlli assidui delle forze
dell'ordine.
Soprattutto
sono in aumento quelli relativi agli scavi illegali
nel sito archeologico, precisamente in località "Cesa"
di Calvi Risorta.
Infatti,
sistematicamente da mesi i tombaroli stanno ripulendo
tutta l'aria archeologica in località "Cesa".
Qui,
infatti, sono stati trafugati reperti archeologici di grande
valore storico.
I ladri,
meglio conosciuti come "i tombaroli" sono
ben equipaggiati e specializzati nella vendita di questa merce sul mercato
nero.
Gli
oggetti archeologici, come: vasi, quadri, medaglie, tombe, monete, che
risalgono ai tempi dei romani, finiscono addirittura nelle ville di importanti boss della camorra e della mafia.
Inoltre
la loro destinazione è nelle collezioni di privati danarosi e senza scrupoli.
Quelli
meno noti ed importanti finiscono sul mercato clandestino dove trovano compratori
in buona o malafede che ritengono di fare un ottimo affare, facendosi complici dei ladri e rischiando di essere accusati di ricettazione o d'incauto acquisto.
A differenza
di altre refurtive, i reperti archeologici rubati -
prima di essere venduti - spesso vengo occultati anche per quattro o cinque
anni affinchè il furto sia dimenticato e si allenti
la pressione degli investigatori.
Calvi
Risorta costituisce un importante terminale delle opere e reperti archeologici
trafugate fino adesso e poi non parliamo dei furti che in passato sono stati centrati ai danni dell’antica Cales, dove anche qui rubavano opere di grande valore
storico e soprattutto delle opere che attualmente in parte recuperare dei
Carabinieri e in esposizione del museo a Teano, mentre il resto delle opere si
trovano ancora nella mani dei collezionisti.
Si
spera che in futuro veramente ci si metta più attenzione al tesoro archeologico
caleno.