Ce 4, salta l’assemblea: accuse a Valente

 

GIUSEPPE BORRELLI

 

Calvi Risorta

 

È una protesta veemente quella inviata dai sindaci di Castelvolturno, Teano, Sessa Aurunca, Calvi Risorta, Carinola, Vitulazio e Roccamonfina, alla Prefettura di Caserta e al collegio dei sindaci del consorzio di smaltimento dei rifiuti Ce 4.

 

Un forte reclamo, con il quale i primi cittadini chiedono che venga convocata l’assemblea dei membri istituzionali, aderenti all’organismo di gestione del ciclo di ripulitura e allocazione dei rifiuti.

 

Assemblea generale che, nelle intenzioni dei firmatari, dovrebbe prendere atto del cambio di maggioranza azionaria in seno al consiglio di amministrazione stesso; e per l’effetto, dichiarare l’investitura del nuovo organo direttivo del quale il comune di Calvi è uno degli enti capofila.

 

Ciò in base alla formale mozione di sfiducia presentata il primo febbraio scorso da un gruppo di otto comuni, composto da Castelvolturno, Grazzanise, Teano, Sessa Aurunca, Calvi Risorta, Carinola, Vitulazio e Roccamonfina.

 

Documento con il quale si chiedeva la convocazione dell’assemblea dei soci per il 28 febbraio essendo peraltro venuto a scadenza il termine per la convocazione dell’adunanza. Assemblea che però non è stata tuttora chiamata a deliberare; e in ragione di ciò, si è deciso di sollevare questo appello inoltrato sia al prefetto Carlo Schilardi che al collegio sindacale del consorzio, affinché vengano adottate le procedure previste dallo statuto.

 

Dallo schieramento dei comuni che hanno presentato la sfiducia al Cda del presidente Valente, pare essersi defilato il Comune di Grazzanise il quale, rispetto agli altri enti, non ha firmato quest’ultima mozione.

 

Defezione, questa, che, però, non dovrebbe minare il raggiungimento del quorum da parte dei sette comuni rimasti.

 

«Siamo grati al presidente Valente per il lavoro svolto finora - commenta il sindaco di Calvi Risorta Giacomo Zacchia - ma è venuto il momento che si prenda atto della situazione in base alla quale la maggioranza in seno allo stesso organo è cambiata».