«No alle centrali
eoliche»
CARMINE AURILIO
Pontelatone.
Di nuovo sul piede di guerra il
comitato civico per la tutela ambientale di Pontelatone,
guidato da Gianfranco Morelli.
Dopo l’impianto a biomassa,
questa volta è la realizzazione di centrali eoliche
lungo il crinale della catena del Monte Maggiore il motivo dell’agitazione.
«Saranno circa 24 i mulini eolici -
dice Morelli - che saranno installati. L’impatto ambientale sarà terribile e
assordante il rumore che si svilupperà. Se proprio non si potesse
farne a meno, chiediamo che vengano installati impianti eolici della tecnologia
non rumorosa, come ad esempio quella di produzione spagnola».
In verità, il progetto presentato da
una ditta sarda prevede l’installazione sui territori dei comuni di Pontelatone, Formicola, Giano Vetusto, Camigliano,
Rocchetta e Croce, CALVI Risorta - non tutti
favorevoli al progetto - di mulini eolici per la produzione di
elettricità di misure mastotondiche: 80 metri
di altezza, con pale di oltre 50 metri di diametro e una base di circa 150
metri quadri.
Una vera e propria colata di cemento,
un impatto ambientale deturpante delle verdi colline a macchia mediterranea che
caratterizzano l’habitat montano e che fanno barriera tra il mandamento
formicolano e i comuni a est del Monte Maggiore.
«Non parliamo - dicono i cacciatori -
della strage faunistica che avverrà. La dorsale
individuata per il progetto eolico è infatti il canale
preferenziato della selvaggina migratoria che sarà
falcidiata dalle pale dei mulini eolici».