Ignoti
sfondano il vetro della fiat del comandante dei vigili urbani
calvi risorta.
Antonio
Feola
Tra
domenica e lunedì scorsa, ignoti hanno sfondato il vetro dalla portiera lato
guida della Fiat Brava, in dotazione al Comando polizia municipale caleno,
retto dalla dr.ssa Anna Caianiello, che si trovava parcheggiata proprio
a pochi passi dal comando della polizia municipale, quindi un gesto veramente
vergognoso e certamente è stata lanciata una sfida alle istituzioni dalla
microcriminalità che negli ultimi tempi a Calvi ha fatto passi da giganti e lo
dimostra il fatto che addirittura adesso sono passati a danneggiare mezzi delle
forze dell'ordine senza aver alcuna paura di essere acchiappati in fragranza.
Un
gesto che il comandante della polizia municipale Caianiello condanna e afferma
con parole indignate "non riesco a dare una motivazione se non quello
dell'atto vandalico di qualche "poveraccio" che non ha nulla da fare
se non prendersela con i mezzi delle istituzioni, continua la Caianiello,
oppure come eventuale ipotesi, in ogni caso da escludere, si potrebbe trattare
di un tentato furto, ma messi in fuga da qualche passante", così concludeva.
In
effetti, all'interno dell'autovettura della polizia municipale si trovavano due
palette di servizio, i berretti, un cappotto della divisa, una radio di
servizio, la valigia dei verbali e rilievi in caso d'incidenti, quindi non ha
toccato nulla e questa è una cosa strana, quindi si è trattato di un eventuale
atto vandalico e non di un eventuale furto.
Sul
posto si sono portati tempestivi nella tarda serata di ieri, al momento di
essere stati informati dai passanti della notizia dell'atto vandalico, il
maresciallo capo Bonacci Antonio e il comandante dr.ssa Anna Caianiello,
che come primo atto hanno accertato i fatti e poi hanno eseguito i vari rilievi
fotografici e soprattutto verbalizzando e infine hanno informato il comando stazione
carabinieri, retto dal maresciallo capo Massimo Petrosino, ma solo come atto
interno per conoscenza di quanto accadeva, veniva presentata una querela contro
ignoti.
Per cui, indagini a trecentosessanta gradi dei caschi bianchi
caleni, pur di dare un volto ai teppisti, in quanto non era mai stato compiuto un
atto del genere e soprattutto ai mezzi delle forze dell'ordine.
Anche a Calvi ormai possiamo dire siamo in allarme sicurezza
pubblica, come a qualche paese limitrofe come Casal di Principe, Aversa,
Brezza, che per i fatti di cronaca sono sempre in prima pagina.
Quello che si spera che queste bande non facciano in modo di farci
finire in prima pagina visto che Calvi è stata sempre un’isola felice, ma negli
ultimi tempi infelice.