DOPPIO
RAID IN UNA NOTTE
calvi risorta
AN.FE.
Tornano
i furti nella frazione di Zuni.
Dopo le
"razzie" compiute da una vera e propria banda specializzata ai danni di agricoltori e semplici cittadini, dopo le
"ronde" organizzate dagli abitanti del luogo, che pensavano che
l'ondata di furti appartenesse ai ricordi.
Ma non
è stato così perché alla stazione dei carabinieri,
retta dal maresciallo capo Massimo Petrosino, sono
arrivate altre tre nuove denuncie.
Come dicevamo prima altri tre nuovi furti, andiamo per ordine.
Nella notte scorsa i soliti ignoti si sono introdotti nell'abitazione della
famiglia Micelli Clicerio, nella frazione di Zuni, in
effetti persone molto anziane e proprio per questo per i topi d'appartamento è
stato facilissimo agire indisturbati.
Infatti,
una volta all'interno della casa, hanno sottratto un telefono cellulare di un
valore commerciale di circa 100 euro, circa trecento euro liquidi, una parte
della sua pensione e infine gli sottraevano un apparecchio ampliphon
dell'anziano Clicerio, che adesso dovrà acquistarne uno nuovo, diciamo lo
hanno reso sordo togliendogli l'unico apparecchio che gli consentiva
di sentire, per la sua avanzata età.
Insomma, ladri senza coscienza.
Nella
stessa notata, altri ladri sono piombati a Calvi Risorta
senza che nessuno si accorgesse di nulla, e hanno fatto razzia nelle abitazioni
di Battista Di Lettera in via 4 novembre
e di Giuseppe Salerno in vico terza zona, ex guardia giurata, dove però
questa volta scassinavano le porti principali, utilizzando degli attrezzi da
scasso.
Nessuno
ha sentito alcun rumore. Se non fosse stato per un
vicino che in effetti ha imbracciato un fucile da caccia regolarmente dichiarato
alla caserma dei carabinieri, e ha dato vita a una vera e propria "caccia
al ladro" la quale ha messo in fuga i topi d'appartamento, che tentavano
il furto presso la famiglia Di Lettera.
Nonostante
tutto, i ladri non si sono arresi. Hanno cambiato
obiettivo e sono andati presso la famiglia Salerno,
sempre nella frazione di Zuni, dove sono riusciti
però questa volta a sottrarre cinquecento euro circa, oggettistica varia presente
all'interno della cucina, e infine rubavano anche qui un cellulare, però
questa volta di un valore commerciale maggiore (di circa trecento euro).