Impianto bloccato, la spunta il Comune

 

GIUSEPPE BORRELLI

 

Calvi Risorta.

 

L’amministrazione comunale calena si aggiudica il primo round di quella che si annuncia come una lunga odissea giudiziaria per l’aggiudicazione dell’appalto per la edificazione dell’impianto di riciclaggio di materiali inerti e di risulta.

 

Il tribunale amministrativo regionale ha, infatti, ritenuto valido l’operato della maggioranza capeggiata dal primo cittadino Giacomo Zacchia, che alcuni mesi fa sospese i lavori, in località Cava Fabressa, dopo un sopralluogo della polizia municipale, ed impugnò la procedura per l’aggiudicazione dell’appalto.

 

Lo scenario che potrebbe ipotizzarsi, adesso, consisterebbe nella realizzazione di una nuova gara per l’assegnazione dell’incarico a realizzare l’impianto di recupero dei materiali inerti.

 

Dicitura tecnica, questa, per significare il riciclaggio e la trasformazione di mattoni, cemento ed altri materiali edili - che normalmente verrebbero sversati in discarica - in nuova polvere per la produzione di cemento utile per costruzioni.

 

Il provvedimento cautelare di sospensione dei lavori venne adottato, nello scorso luglio, dai vigili urbani di Calvi Risorta che riscontrarono dei presunti abusi di carattere edilizio.

 

Oggi un primo punto nella vicenda l’ha posto il Tar.