APPALTO LUCE, CAPARCO DIFFIDA ZACCHIA
Bruno Del Colle.
Calvi Risorta.
Problemi per il sindaco di calvi
Risorta Giacomo Zacchia che si è visto recapitare in questi giorni sulla
sua scrivania una bella diffida.
Ad inviarla è stato il suo collega
amministratore: l'ex sindaco Antonio Caparco
che lamenta un comportamento dell'attuale primo cittadino piuttosto
antidemocratico.
Ma cosa è successo?
Tutto va addebitato all'appalto per l'illuminazione
pubblica.
Una appalto che l'ex
sindaco Antonio Caparco affidò alla società Gea per
un costo complessivo di ventimiliardi di vecchie lire per venti anni di
gestione dell'impianto comunale.
Un appalto giudicato immediatamente troppo esoso
dall'attuale primo cittadino Giacomo Zacchia che ha cambiato tutto
trovando una nuova società ed affermando di aver affidato il nuovo appalto su
basi economiche.
Insomma l'amministrazione comunale avrebbe trovato
il modo di risparmiare molto sui costi che l'ex primo cittadino Antonio Caparco aveva imposto alla sua comunità.
Una operazione
che naturalmente è stata pubblicizzata e che avrebbe mandato su tutte le furie
lo stesso Caparco che a questo punto ha deciso di
chiedere tutti gli atti per visionare se le cose fossero state fatte secondo
norma e legge.
E, qui, come si può evincere
dalla diffida fatta, sembra che l'amministrazione Zacchia si sia chiusa a
riccio ed abbia impedito al politico di visionare carte e documenti.
Un comportamento sbagliato visto che gli
atti sono comunque pubblici ed il comportamento di Zacchia non può far altro
che sollevare dubbi.