FURTI A RAFFICA, RAZZIATA LA PISCINA
CALVI RISORTA
Vito
Taffuri
Sono
tornati i ladri a Calvi Risorta. Gli abitanti delle
frazioni di Zuni avevano tirato un sospiro di sollievo
negli ultimi mesi che erano coincisi con un periodo di relativa tranquillità
proprio per l'assenza di furti.
La
zona, va ricordato, in passato era stata presa di mira da bande di ladri
specializzati in furti su commissione ed eseguiti, spesse volte in sequenza,
con razzie compiute in una stessa notte in vari garage ed abitazioni.
La
"pacchia" è però durata poco ed i ladri, difficile capire se siano
gli stessi che in passato avevano messo a fuoco tutta
la zona, stavolta hanno preso di mira le case popolari dì via Cales colpendo la
famiglia Barbato, in
effetti, il furto si è consumato in pieno centro della cittadina della frazione
di Zuni.
I malfattori
si sono introdotti nella tarda serata di ieri all'interno dell'abitazione e si
sono impadroniti di tutto quello che potevano portare via senza fare troppa
fatica, ma come sembra riuscivano a portare via solo
vestiti, scarpe e qualche giubbotto, quindi si è trattato di un furto di opera
di mani inesperti e non di professionisti, sicuramente i sospetti sono indirizzati
verso gli extra comunitari, i quale derubavano solo i vestiti in quanto
sicuramente utilizzati dagli stessi topi d'appartamento per coprirsi dal freddo
dell’inverno di questo anno, che in questi giorni sta facendo registrare un
abbassamento improvviso delle temperature, quindi almeno questa volta non si è
trattato di un furto molto singolare, infatti, portavano via veramente oggetti
di pochissimo valore, che supera di poco i duecento euro.
Insomma
poca roba, ma che alla famiglia Barbato ha comunque
prodotto un danno. In effetti, negli ultimi giorni non è l'unico furto messo a
segno nella comunità calena, come sembra la scorsa
notte i ladri facevano irruzione per l'ennesima volta all'interna della
piscina comunale, dove rubavano materiale vario di edilizia, come sembra lavori
interminabili alla piscina comunale, ma anche furti interminabili.
I
malcapitati, la famiglia Barbato e il comune di Calvi Risorta,
si sono accorti dell’avvenuto furto e non è restato altro da fare che allertare i carabinieri del comando stazione di Calvi
Risorta, retto dal maresciallo dell'arma Massimo Petrosino, che in ogni
caso, tempestivamente intervenivano sul luogo del furto; hanno subito iniziato
le indagini attivandosi con posti di blocco e perquisizioni presso le
abitazioni di soggetti già di conoscenza alle forze dell'ordine locali.
Insomma, indagini a trecentosessanta grandi pur di mettere il
lucchetto a questa nuova ondata di furti nelle abitazioni private.