PROSTITUZIONE, I MILITARI FERMANO DUE LUCCIOLE: RISPEDITE A CASA

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

Continua incessante l'atti­vità di controllo dei Carabinieri sul territorio dell'agro caleno. Anche nel corso dei trascor­si giorni, attuando mirati servizi per il rintraccio e l'identificazio­ne di stranieri irregolari, in parti­colare i militari eseguivano ser­vizi mirati alla prostituzione.

 

Infatti, ieri mattina appena scat­tate le 11:00, hanno compiuto altri due fermi identificativi e non arresti di due lucciole che esercivano all'interno dei terreni di proprietà private ormai sommerse di profilattici e di un intenso traffi­co di clienti.

 

Tutto questo accadeva in località Valdassano a con­fine con Calvi Risorta, in effetti si tratta di clandestine, E. Y. di 29 anni circa e della sua amica U.R. di 32 anni, entrambe di origini ucraine, prelevate dagli stessi militari, durante un controllo di terri­torio quotidiano.

 

Rintracciate e subito tradotte al vicino comando stazione carabinieri, di via Enrico Rossi, per avviare la procedura di espulsione forzata dal territorio italiano, ma in effetti le giovane prostitute erano stranamente in regola e per cui ai militari è rima­sto solo identificarle ed inserirle negli archivi dell'arma come per­sone controllate, e poi rilasciarle.

 

Per la precisione sono stati gli uomini dell'arma del Comando stazione carabinieri di Calvi Risorta, guidato dal maresciallo dell'arma Massimo Petrosino che, nel giro di quarantotto ore, i militari caleni, hanno fermato e successivamen­te controllati diversi clandestini, applicando l'espulsione dal territo­rio nazionale, facendo valere la legge "Bossi-Fini", in questo speci­fico caso, le autorità giudiziarie anche loro hanno fatto la loro parte, hanno confermato la legittimità del provvedimento convalidandolo e disponendo l'espulsione forzata dal territorio italiano di altri sog­getti nei giorni scorsi.

 

Quindi, il neo comandante dei carabinieri Petrosino, ha deciso di avere il pugno di ferro, verso le organizza­zioni criminali, che gestiscono il mercato delle schiave bianche e di colore avviate al mercato del marciapiede.